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Economia

Terzo lotto, si guarda a Delrio per smuovere Anas

Audizione dei sindacati in commissione consiliare: "A fine anno scade la cassa integrazione, 25 lavoratori spezzini a rischio. Riserva pesante, da 50 milioni, ma sono stati commessi errori nella progettazione, ormai è chiaro".

Lavori per la Variante Aurelia a Melara

La quadra sembra esserci da tempo: già alla fine dell’estate si respirava ottimismo per quel che riguarda la ripresa dei lavori dei cantieri della variante Aurelia (leggi qui), fermi ormai da quasi due anni. Quello che manca, anche quello da tempo, è che l’intesa tanto agognata tra Toto Costruzioni e Anas venga messa nero su bianco.
La variante che la ditta ha richiesto al progetto sfiora i 50 milioni di euro, pari a un terzo del costo totale dell’intera opera, e questo è certamente il motivo che più di ogni altro motiva, ma non giustifica, una fase di stallo ormai insopportabile. Per la città e per i lavoratori, che a fine anno vedranno scadere i termini della cassa integrazione, senza la possibilità di alcuna proroga. Ma per cercare le ragioni vere di questa situazione “all’italiana”, bisogna fare qualche passo indietro, sino alla fase progettuale dell’intervento, durante la quale, ormai è chiaro, non sono state considerati a dovere imprevisti e burocrazie.

Del tema si è occupata nel pomeriggio la commissione consiliare Lavoro presieduta da Maria Grazia Frijia, con l’audizione dei sindacati e l’intervento dell’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture, Luca Piaggi.
“Dopo il subentro in cantiere – ha ricordato Fabrizio Tassara, segretario di Feneal Uil – Toto ha effettuato osservazioni sul progetto, di natura tecnica, idrogeologica e burocratica, relative alla modalità di perforazione delle gallerie, alla tenuta dei versanti e ai mancati accordi tra Anas e Rfi per quel che riguarda la realizzazione di una galleria sotto la linea ferroviaria all’altezza dei Boschetti e tra Anas e Salt per le interconnessioni sulla bretella. Da quel momento è iniziato il contenzioso tra l’agenzia e l’azienda per la mancata intesa su tutto il fronte. In seguito c’è stato un sostanziale riconoscimento sotto il profilo tecnico, ma è mancato l’accordo in termini economici. Oggi, parlando con l’azienda, ci è stato risposto che non ci sono novità di rilievo ma che c’è ottimismo. L’ultimo step decisivo è stato ad agosto, e da allora si stimano tra i 6 e i 12 mesi per sciogliere tutti i nodi: tempi biblici. E a fine anno finisce la cassa integrazione e quindi i lavoratori, in particolare quei 25 spezzini, non ricollocati nei nuovi appalti in Abruzzo e a Mantova, rischiano la mobilità o la disoccupazione. Noi, ovviamente, faremo la nostra parte, per loro e per tutti i 160 operai e tecnici impegnati nell’appalto”.
Mario Benvenuto, segretario di Filca Cisl, ha puntato il dito contro Anas: “Quello che balza agli occhi è la mancanza di assunzione di responsabilità da parte dell’agenzia. E’ vero, Toto presenta spesso riserve, ma se hanno iniziato una galleria che ha poi presentato una infiltrazione con una perdita di 10 litri d’acqua al secondo, se il proprietario della casa vicino al campo base delle ex Fornaci è in causa per i danni subiti, se è vero che Toto potrebbe intanto fare alcuni lavori esterni, ma manca l’accordo di Anas con Rfi e Salt… allora è chiaro che il progetto iniziale è da rivedere. Certo 50 milioni sono tanti, ma la cifra può anche essere ridotta e la Regione ha detto che si può far carico di un contributo di 10 milioni. L’azienda sa che se si arriva alla rescissione passeranno tre anni prima che i lavori riprendano perché sarà necessaria una nuova gara europea e che riprendere in mano quanto fatto oggi sarà ancora più complicato. E in tutto questo non siamo mai stati ricevuti da Anas, pur avendo richiesto molti incontri”.
Da Gianni Carassale, segretario di Fillea Cgil, è giunto l’invito all’istituzione di un tavolo al quale si siedano Comune, Regione, Anas, Toto, Rfi e Salt. “Dal punto di vista tecnico ormai sembra esserci concordia, ma non sulle convenzioni: la galleria delle ferrovie va rinforzata, altrimenti non reggerebbe allo scavo sottostante pochi metri, ma l’impresa non può intervenire senza i permessi necessari. Ci sono situazioni di stallo. E allora perché non stimoliamo la soluzione di questi punti? I cda di Anas sono una volta al mese, il ha Cipe tempi lunghi… E i lavoratori? Ai quali forse non verranno approvate le casse percepite nel corso del 2017? Bisogna risolvere questi aspetti, tutti e rapidamente”.
I commissari Umberto Costantini, Andrea Biagi e Lorella Cozzani hanno posto domande per comprendere meglio l’andamento delle procedure che hanno portato a questo punto morto. cercano di capire meglio la procedura, mentre Massimo Caratozzolo e Marco Raffaelli hanno sollecitato l’amministrazione a prendere una posizione. Forcieri ha invece suggerito di prevedere anche le audizioni di Toto e Anas, anche per stimolare lo svolgimento della progettazione sul quarto lotto, oltre a richiedere il ripristino della viabilità in Via Melara, visto l’attuale stop ai lavori.

L’assessore Piaggi è intervenuto ricordando la lettera inviata dal sindaco al ministro Graziano Delrio poco dopo l’insediamento, sulla scia di quella scritta a marzo dal presidente della Liguria Giovanni Toti.
“Oltre a problemi già citati – ha spiegato – abbiamo i canali che scorrono vicino ai cantieri che si ingolfano a causa dei detriti e questioni inerenti la sicurezza. Nonostante le sollecitazioni rivolte al ministro e ad Anas non abbiamo ricevuto risposte, giunte invece da Toto e da Rfi, che hanno confermato tutti i problemi e i difetti di progettazione. Anas si dice ottimista da tempo… ma siamo a un punto in cui manca l’interprete principale. Le gare al massimo ribasso si portano quasi sempre dietro il problema delle riserve. Certo questa è pesante… Possiamo chiedere ancora una volta una riunione al tavolo con tutti, sperando Anas si presenti”.

La seduta si è chiusa con la decisione di produrre un documento che sarà portato in consiglio comunale lunedì 20 novembre per stimolare l’interesse delle istituzioni affinché la situazione si sblocchi, per davvero, una volta per tutte.

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