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Las Pezia Calling

Chiamata 12 – Sail-In: un palco sul mare. Mitilanti e Goletta Pandora, La Spezia, 10 agosto 2020

Import 2020

Si può dare un senso a una contingenza storica che ti obbliga a ridurre le apparizioni pubbliche, ti prescrive il distanziamento e ti preclude la possibilità di radunare un pubblico?
In questa estate spezzina, seppur con intenti diversi, sembra che le uniche due risposte di un certo richiamo siano state: il noleggio di monopattini elettrici e l’evento organizzato dai Mitilanti con Goletta Pandora, dal significativo titolo Sail-In. Tralascio commenti sui monopattini, e dedico questa Chiamata 12 a Sail-In. La formula è quella americana del drive-in, però si sostituisce la poesia al cinema, le barche alle automobili. Tutto questo nello specchio di mare a ridosso della diga foranea, luogo privilegiato per osservare La Spezia e il suo golfo.
I Mitilanti, collettivo di cinque poeti fondato nel 2015 da tre spezzini, Andrea Bonomi, Andrea Fabiani e Filippo Lubrano, uno cresciuto qui, Francesco Terzago, e uno stabilitosi in città per amore, Alfonso Pierro, originario di Biella, memori di una serata poetico-teatrale del 1984 (memori solo per averne sentito parlare, perché troppo giovani per averla vissuta), in cui Carmelo Bene recitò da una chiatta posta sul mare davanti a Passeggiata Morin alcune poesie di Dino Campana, hanno pensato che il mare, le barche, potessero trasformare le prescrizioni sociali dovute al Covid 19 in un’esperienza piacevole e, per certi aspetti, inedita. La Goletta Pandora, su cui vivono e lavorano Fanja Raffellini e Luca Bufo, ha spalleggiato l’iniziativa, fornendo il palcoscenico: il ponte in legno della magnifica imbarcazione. Microfoni, casse, fili elettrici, poesie declamate da quel ponte verso il pubblico attraccato nello specchio di mare davanti a lei. Un’ora densa di musica, appannaggio di Manuel Picciolo, e parole. Queste appartengono a Fabiani, Lubrano e Terzago, anche attraverso la voce di Bonomi, mentre Pierro si cimenta con la poesia Crepuscolo mediterraneo di Dino Campana.
Il pubblico ben disposto sulle proprie barche o in quelle messe a disposizione gratuita da HopHopBoat, ascolta, applaude, immerso nel sole, nel mare, al tramonto, nel cielo di quella che una nota canzone de I Ragazzi di Migliarina definisce “splendida perla sul mar”, la nostra città.
Confesso di non aver potuto partecipare di persona all’evento, ma ho recuperato guardando la registrazione della diretta postata su Facebook. Il video restituisce un panorama che riconosciamo all’istante, ma ci spiazza per la forza emotiva delle poesie. Non sembra di essere in provincia, dove langue da molto tempo l’attuazione di un progetto culturale che, oltre a realizzare proposte proprie, sappia valorizzare e diffondere quanto associazioni presenti sul territorio e ben posizionate almeno a livello nazionale (come i Mitilanti, Gli Scarti, i Mammaiuto, per esempio, ma chissà se ne possono anche scovare altre, a cercarle) sanno esprimere, resistendo in un ambiente ostile e che non riconosce il lavoro, e vi assicuro che è tanto, per organizzare eventi qualitativamente significativi come questo di Sail-In. I Mitilanti e la Goletta Pandora, sprezzanti e indifferenti alla situazione guardano avanti, forti di quella certa sprezzatura che contraddistingue la popolazione del territorio, talvolta dileggiata da letterati e artisti di passaggio o viventi nel golfo nel passato.
Come dicono loro: “è ancora un Golfo per poeti!”. Quindi non ci resta che augurargli, e a tutti quelli come loro, di ottenere sempre più il rispetto e la stima fuori e dentro la città. Forza La Spezia. Con o senza il “La”. Come preferite.