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Le osservazioni

Autobotti in Calata Malaspina: anche il terminal crociere è contrario. E c’è l’interesse di Canarbino, il gruppo di Spigas

Tre osservazioni e un’istanza concorrente. Si complica l’iter per la valutazione della richiesta di concessione di Calata Malaspina avanzata da Snam – Gnl Italia presso gli uffici dell’Autorità di sistema portuale. Alla chiusura dei termini per la presentazione, infatti, oltre alle attese opposizioni presentate dal Comune della Spezia, anche sulla scia del Consiglio comunale straordinario del 7 novembre scorso, di Legambiente e dell’associazione Posidonia, sono state depositate anche le osservazioni di Spezia & Carrara cruise terminal, la società partecipata da Royal Caribbean, Costa Crociere e Msc Cruises che gestisce l’accoglienza dei crocieristi e la struttura di Largo Fiorillo. Un voce certamente di primo piano nel panorama portuale e decisamente autorevole nell’ambito del primo bacino, di cui presto sarà concessionaria praticamente a tutto tondo.
Ma c’è di più. Oltre alle osservazioni, sul finire della giornata di ieri, in Via del Molo è stato consegnato anche un plico di 150 pagine, a firma della società Canarbino, operante nel mercato dell’energia e che per gli spezzini suona più familiare con il marchio Spigas e con il nome di Aldo Sammartano, presidente di entrambe le imprese.

Tra le novità, come detto, la posizione espressa da Spezia & Carrara cruise terminal: la società ha evidenziato prima di tutto come il Prp preveda, nella porzione di Calata Malaspina, lo svolgimento di funzioni di tipo commerciale o passeggeri e non di tipo industriale, come si prefigura invece con lo sbarco delle autocisterne cariche di Gnl provenienti dal rigassificatore di Panigaglia. Inoltre è stata segnalata l’inopportunità di collocare tra due terminal passeggeri, Molo Garibaldi sino al 2054 e il futuro molo crociere con tanto di stazione marittima, un’attività impattante come lo sbarco dei mezzi pesanti con chiatte a getto continuo, sottolineando come la viabilità portuale potrebbe risentire dell’intersezione tra i pullman turistici e le autobotti. Infine Scct ha ricordato di aver manifestato interesse in tempi non sospetti per la concessione per uno dei moli galleggianti presenti in Calata Malaspina per l’ormeggio dei battelli del Consorzio Navigazione Golfo dei Poeti e l’imbarco dei crocieristi a poche decine di metri dal punto di attracco delle loro navi.
Una contrarietà su tutta la linea, che affonda le radici anche nell’interesse verso Calata Malaspina da parte della stessa società che rappresenta il mercato crocieristico in città.

Ma quella banchina, è evidente, fa gola anche ad altri. Lo dimostra l’istanza concorrente depositata ieri da Canarbino, proprietaria del marchio Spigas, ma anche, e soprattutto, del 30,7 per cento delle quote di X3Energy, società specializzata nella fornitura di servizi per efficienza energetica e gas per autotrazione, proprio il comparto al quale è indirizzato il servizio di truck loading per il quale Snam ha chiesto asilo all’Adsp tra Calata Paita e Molo Garibaldi.
Stando alle informazioni raccolte, in realtà, sarebbe stata proprio Canarbino a ipotizzare per prima il trasporto del Gnl verso gli hub energetici del Nord Italia dedicati a rifornire i mezzi pesanti a Gnl. La società di Sammartano, insieme a Snam e ad altri soggetti della portualità spezzina, aveva apparecchiato il tutto, prevedendo lo sbarco delle autocisterne in testa al Molo Fornelli, attualmente inutilizzato. Ma Lsct e Snam non hanno trovato l’accordo economico per l’utilizzo dell’accosto e il banco è saltato.
La società che gestisce l’impianto di Panigaglia, però, ha deciso di portare avanti il progetto in solitaria e di puntare su Calata Malaspina. Una mossa che ha fatto scattare immediate contromisure, capaci di complicare non poco la conclusione dell’iter previsto.

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