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Esposizione collettiva in piazza europa

Startè, undici artisti in mostra per undici anni di mostre nel mondo fotogallery

Lunedì alle 17 inaugura la mostra "11x11" con 38 opere. Grande la rappresentanza degli artisti spezzini con Caselli, Vaccarone, Tomaino, Bellani, Baricchi, Casentini e Angei.

Il Covid ha fatto slittare i festeggiamenti del decennale, ma c’è sempre tempo per celebrare gli undici anni. Così da domani Startè aprirà le porte degli spazi di Piazza Europa 16 per la mostra “11×11” – Undici anni Undici artisti. L’inaugurazione è fissata alle 17, quando il padrone di casa, Paolo Asti, fondatore e presidente dell’associazione, accoglierà artisti, amici e visitatori per un’esposizione che è il riassunto dell’attività svolta dal 2010 a oggi.
Ma il primo incontro tra Asti e uno degli artisti in mostra, Francesco Vaccarone, risale al 1983, presso la Galleria Pleiadi di Laura Di Domenico. E da allora le occasioni di collaborazione sono state numerosissime, sommandosi a quelle con Giuliano Tomaino, Pietro Bellani, Mirko Baricchi e Marco Casentini. Tutti artisti spezzini, tutti promossi al di fuori dei confini provinciali e nazionali insieme a nomi come gli sprugolini Massimo Angei e Giuseppe Castelli, oltre a Eugenio Carmi, Giovanni Frangi, Emilio Scanavino e Andrea Bianconi. Gli undici artisti in esposizione.

“Con questa iniziativa – ha spiegato Asti – abbiamo deciso di raccontare l’attività che Startè ha svolto in tutto il mondo. In un periodo in cui l’arte è spesso finzione grazie ai lavori di questi undici artisti il pubblico potrà ammirare 38 opere, molte già esposte in musei e contesti internazionali pubblici e privati, in cui la pittura non mente mai. Credo che per guardare al futuro di Startè e mantenerne la vocazione sia importante riflettere sul percorso compiuto sino a oggi così da poter rinnovare ancora la volontà di valorizzare l’arte italiana e in particolare contemporanea che ha grande tradizione nella nostra città e, al contempo, necessita do meditazioni utili alla comprensione del suo linguaggio”.

Dal castello Doria a Porto Venere, a quelli di Lerici, San Terenzo, Rapallo e alla Cittadella di Sarzana, fino alle sale espositive del Parlamento europeo nella sede di Strasburgo, passando per il Lincoln center di New York e ancora al Riverside Art Museum di Los Angeles, al Camec della Spezia o al Macro Testaccio di Roma, alla Galleria del Deposito di Boccadasse, al Museo di Villacroce di Genova e San Matteo a Pisa, al Palazzo della Pietà di Venezia durante la 58esima edizione della Biennale, senza dimenticare l’ICC di Stoccolma e il Montepaschi Espace di Bruxelles, questi i luoghi espositivi che hanno visto protagonisti gli artisti e Startè. Un curriculum prestigioso quella della creatura di Asti, che a ormai un anno di distanza da quando ha lasciato la giunta comunale, ha assunto incarichi di prestigio e consulenza con i principali player della comunicazione e della realizzazione di eventi culturali in Italia e nel modo.

Alla preview per la stampa erano presenti tre dei maestri con i quali Startè ha collaborato e collaborerà ancora nel futuro prossimo e non solo. Francesco Vaccarone, per esempio proseguirà nell’opera di catalogazione dell’Archivio Caselli proprio con l’associazione cutlurale, oltre allo scambio quotidiano e artistico che prosegue da anni.
“Ho visto nascere questa realtà – ha raccontato a CDS – e mi ha da subito colpito il connubio tra il collegamento con il territorio e la volontà di rivolgersi al mondo dell’arte internazionale. L’iniziativa dell’Archivio Caselli è di grande importanza e potrà essere replicata per altri artisti spezzini. Con Paolo e Startè ho fatto tante mostre: la più impegnativa è stata quella al Camec, che si concluse con 10mila visitatori. Fu molto interessante realizzare i laboratori: in quel modo non c’era solo la mostra, che si consuma, ma la creazione di una pluralità di interventi che hanno lasciato un segno. La grande attenzione di Startè per il territorio è ben simboleggiata dalla nostra partecipazione alla Biennale di Venezia nel padiglione cinese. Le gallerie a Spezia ci sono sempre state, ma non hanno mai esportato l’arte spezzina. Startè è stata la prima realtà che si è impegnata per proiettarla verso l’esterno”.
Anche Giuliano Tomaino è stato protagonista con Startè a Venezia: “Di fatto la Cina ha scelto artisti italiani, spezzini, per essere rappresentata. È stato un segnale molto importante. Con Startè c’è un rapporto terreno fertile da anni, accompagnato da stima reciproca. È per questo che la collaborazione funziona”.
Pietro Bellani si è complimentato direttamente con Asti: “È un personaggio che riesce a mettere insieme conoscenza e azione. È un ottimo conoscitore di arte e ha anche fatto scelte coraggiose che hanno dato ottimi risultati. La mostra correlativa a Venezia, che ci avrebbe portato a esporre in Cina ne è un esempio: avevamo tutto pronto, anche i passaporti, ma il Covid ha bloccato tutto”.

Asti ha poi allargato lo sguardo allo staff di Startè. “Ho sempre creduto nei giovani, offrendo opportunità di crescita a chi, tra loro, non sacrifica la propria etica in nome di una facile carriera, che altro non è che l’esempio che mi è stato offerto da tanti artisti; è per questo che questa mostra segna l’inizio della collaborazione con una giovane laureata in Storia dell’arte, Elena Conti, già allieva della Summer school, fatta nel luglio scorso a Sarzana, e la prosecuzione del rapporto con Chiara Battini, anche lei laureata in Storia dell’arte, che sta terminando il master all’Università degli studi Sapienza di Roma in “Digital heritage: cultural communication through digital technologies”. L’arte in fondo resta per prima cosa un’attività d’alto artigianato dalle cui botteghe è nato il patrimonio artistico italiano invidiato in tutto il mondo e mi piace pensare che in piccolo anche questo sia Startè per molti giovani”, ha concluso Asti.

Durante la mostra, si svolgeranno incontri con artisti e curatori, presentazione di libri e molte altre attività connesse all’evento. Da ricordare che nel corso degli anni Startè ha collaborato con prestigiosi curatori e intellettuali che hanno scritto testi per i cataloghi che sono stati editi dall’associazione, tra loro: Luca Beatrice, Daniele Capra, Claudio Cerritelli, Marta Cereda, Vittoria Coen, Luca Doninelli, Valerio Dehò, Peter Frank, Werner Marx, Marco Meneguzzo, Massimo Recalcati.
Il segno grafico della mostra, che gode del contributo di Supermercati Doro Perdormire, Italianity e del partner tecnico PGN Comunicazione Urbana, è stato realizzato da Marco Condotti.

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