“Un insegnamento che ho ricevuto dal percorso che ho fatto è la condivisione. Confrontarsi, cooperare è fondamentale per imparare a fare questo mestiere”. E’ stato uno dei primi a credere nel ritorno del l’ostricoltura del Golfo della Spezia, Paolo Varrella è allevatore appassionato, innamorato del Golfo dei Poeti e dell’attività simbolo sui mari nell’estremo levante ligure: “Alla Spezia siamo una sessantina di soci sulla totalità di 86 a coltivare le ostriche. Ma anche in Italia ci sono delle realtà che abbiamo invitato proprio perché sono tutte ostriche diverse. D’altro canto ognuna è espressione del proprio mare. Abbiamo creato questa rete e cercheremo di crescere tutti insieme. Siamo molto ottimisti perché c’è una grande richiesta dal mercato”.
Alla conferenza stampa di presentazione di Italian Oyster Fest anche Angelo Maioli, decano dei mitilicoltori spezzini: “Siamo a 70 quintali e vogliamo arrivare a 100 – ha aggiunto Federico Pinza– , ma visto che partimmo da 40 il miglioramento e netto. La più grande difficoltà riscontrata fino ad oggi è quella di entrare nei grandi bacini di distribuzione perché i francesi ci arrivano con prezzi molto più bassi. Ci stiamo lavorando, anche con le piattaforme. Se guardi al passato torno al 2014 quando iniziammo a fare degustare le ostriche e a venderle. In questi anni siamo cresciuti, al di là del problema del Covid. Se penso che nove anni dopo siamo a questo, c’è da essere soddisfatti. Vogliamo coinvolgere sempre più soci perche questa diversificazione è importante. Non vedo l’ora di partire”.
E il granchio blu fa danni anche all’ostricoltura? Domanda di piena attualità ma risposte che fanno tirare un sospiro di sollievo: “Le ostriche sono allevate in contenitori chiusi, inespugnabili dal granchio blu. Per ora è tutto sotto controllo e tra l’altro molti allevatori di mitili si convertiranno ad ostriche perchè stanno avendo granchi blu sugli impianti dei mitili – spiega ancora Varrella. A Spezia sono stati pescati granchi blu tra Lerici e San Terenzo ma ci sono talmente tante orate, sono quelle che ci preoccupano.. oltretutto stiamo notando che alcune di esse sono di ceppo Atlantico e hanno quattro molari in più, aumentando la propria capacità di aggressività”.