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Cronaca

La Spezia ha un nuovo questore, Salvo: “Assumo incarico con entusiasmo. Investirò tutte le mie energie su ciò che si può migliorare”

Il questore della Spezia Sebastiano Salvo

Un territorio da riscoprire, intercettarne le esigenze e una questura che deve dialogare con la comunità. Da qui partirà il percorso del nuovo questore della Spezia Sebastiano Salvo, in arrivo dopo l’incarico di Pisa. Questa mattina si è presentato alla stampa locale nella sala conferenze del palazzo di Viale Italia.

Tanti i temi affrontati tra questi l’arrivo anche in una città molto diversa rispetto a Pisa, che conta tra la popolazione 50mila studenti, e poi il primo approccio con la struttura della questura spezzina. Ma quello di Sebastiano Salvo è un ritorno in Liguria. “Affronto con piacere questo nuovo incarico, torno a casa in Liguria. In parte conosco questo territorio, la Spezia e le Cinque Terre, per il mio precedente incarico alla Polizia di frontiera. Posso dire che il primo approccio con la questura della Spezia è stato molto positivo: si respira un clima di grande serenità e penso di trovarmi davanti a persone di grande professionalità e molto ben organizzato. Una condizione che pone le basi giuste per poter investire tutte le mie energie in ciò che si può migliorare. La questura della Spezia, come altre in Italia, si porta dietro il peso della mancanza di turn over, qui ho notato che la motivazione del personale è forte, c’è anche il sorriso. Sono tutte qualità che vanno in funzione della collettività”.

Il neo questore Sebastiano Salvo, classe 1960, è entrato nella Polizia di Stato nel 1989. Resta nella questura di Genova fino al 2019. Nel capoluogo ligure è stato capo di gabinetto e questore vicario. In occasione delle Olimpiadi invernali di Torino è stato nominato componente del Centro Nazionale di Informazione Olimpica ed aggregato nella città piemontese dal gennaio al marzo del 2006. Prima ancora, nel 2003,  ha lavorato per le attività organizzative connesse agli eventi che si sono tenuti in Italia in occasione del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea. Nel marzo del 2019 ha assunto l’incarico di direttore la 1^Zona Polizia di Frontiera Aerea, Marittima e terrestre del Nord/Ovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) occupandosi della cooperazione transfrontaliera con Francia e Svizzera. Dal 1° agosto 2020 ha assunto le funzioni di Questore della Provincia di Asti, sede nella quale è rimasto fino al Luglio del 2023 quando è stato nominato questore di Pisa.

Tra i temi affrontati quello dell’ordine pubblico e la percezione della sicurezza, l’attenzione alle categorie fragili, caporalato nei cantieri e i recenti fatti di Pisa. Su quest’ultimo punto ha precisato: “Ho riflettuto con grandissima serenità e credo che quando si crea una frattura tra una città e la Polizia, in quanto istituzione, questa frattura vada ricucita il prima possibile – come riporta Ansa -. Il questore è l’autorità tecnica in un caso come quello, la cui responsabilità è un fatto oggettivo. Penso sia stato questo il centro della riflessione dell’amministrazione pubblica. Io sono un funzionario dello Stato e cerco di fare il mio lavoro al meglio dovunque sia destinato. Prendo questo incarico alla Spezia con l’entusiasmo di sempre e senza recriminazioni e ringrazio l’amministrazione pubblica di avermi mandato in una sede di livello”.

Sul tema della percezione della sicurezza e l’attenzione alle categorie fragili ha spiegato: “Il settore Prevenzione crimine è un elemento chiave. Tutta la pubblica sicurezza fa parte di un sistema integrato dove nessuno si salva da solo. Credo molto all’apertura della questura verso il territorio. Per la tutela delle categorie fragili andranno utilizzati tutti i canali e nel caso delle truffe agli anziani lavoreremo molto, dobbiamo aiutarli e fornire loro i codici di lettura giusti per tutelarsi”.

“C’è da fare una parte investigativa per capire quali siano le filiere di ingresso della manovalanza straniera e c’è un aspetto etico da condividere insieme all’imprenditoria” ha aggiunto il nuovo questore sul caporalato e come ultimo tema è stato toccato quello degli obiettivi sensibili alla luce di quanto sta accadendo nel mondo e nella politica internazionale. Un contesto nel quale La Spezia ha un ruolo di peso:”Il clima internazionale che stiamo vivendo porta a una crescente attenzione. Serve attività fisica sul territorio ma anche l’attivazione di canali investigativi, delle fonti aperte agli scambi informativi con i servizi di intelligence”.

 

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