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Le parole in conferenza stampa

D’Angelo: “Non ci appelliamo alla sfortuna, la classifica è negativa e dobbiamo fare di più”

Il tecnico in conferenza stampa a due giorni dalla partita con l'Ascoli: "Il gol del Parma qualche scoria l'ha lasciata, ma ci siamo allenati con la giusta mentalità. Le prestazioni sono state buone anche se non abbiamo raccolto il risultato. Vuol dire che dobbiamo fare meglio". E D'Angelo conferma Zoet in porta.

Generico dicembre 2023

Digerita con fatica l’amara sconfitta contro il Parma dello scorso sabato, lo Spezia si è subito proiettato al prossimo impegno, tra due giorni contro l’Ascoli, un vero e proprio scontro diretto visto il momento delle due squadre in classifica. “La settimana qualche scoria l’ha lasciata, specie nei primi giorni, ma allo stesso tempo negli allenamenti siamo scesi in campo con la giusta mentalità”, spiega nella conferenza dell’antivigilia il tecnico Luca D’Angelo. “Per fare risultato ad Ascoli e nelle altre partite serve questo. Le prestazioni sono state buone anche se non abbiamo raccolto il risultato. Vuol dire che dobbiamo fare meglio, l’idea è quella e non appellarsi a situazioni di sfortuna. Noi dobbiamo impegnarci, come stiamo facendo e fare di più per ottenere punti”. 

Prestazione positive nei primi 180′ di D’Angelo, soprattutto contro il Parma, con nu gruppo che il tecnico dello Spezia vede crescere sempre più: “È un po’ di tempo che vedo il gruppo ogni giorno, cerco di motivarli e loro cercano di farsi trovare pronti. Ho avuto ottime risposte, si sono messi tutti a disposizione, e la testimonianza sono le due partite giocate bene, specie con il Parma. Ora manca lo step, fare punti e vincere le partite”. 

“Parliamo di tutta la fase difensiva, chiedo profondo sacrificio a tutti. Attaccanti, centrocampisti, portiere e difensore. Lo stanno facendo nella maniera giusta, dobbiamo avere l’idea che anche quando attacchiamo dobbiamo partecipare in maniera attiva. È uno sport di gruppo, c’è bisogno di tutti. Per me il calcio è molto semplice”, prosegue D’Angelo, che poi entra nel particolare del lavoro svolto in settimana: “Il tiro da fuori è un difetto che abbiamo palesato in tanti giocatori, che spesso arrivano nelle vicinanze della porta e tendono a passare la palla e non tirare. Ci stiamo lavorando, è un atteggiamento troppo altruistico”, racconta l’allenatore dello Spezia, che poi conferma la presenza di Antonucci, perfettamente recuperato.

Spazio poi all’analisi dei singoli, da uno Zoet che scalpita ad un Kouda sempre più al centro della squadra, al contrario di uno Zurkowski che ancora non decolla: “Kouda può giocare in tanti ruoli, è molto giovane ed è una cosa positiva. Crescendo si stabilizzerà, ma in questo momento è un diamante grezzo e possiamo lavorarci bene. È un ragazzo molto applicato, ci può dare grandissime soddisfazioni in qualsiasi ruolo. Zurkowski è un giocatore molto forte e lo ha dimostrato in tante occasioni. Lavora molto, dobbiamo recuperarlo al massimo perchè è molto importante. Ci aspettiamo tanto da lui, ma l’aspetto fisico c’è, anche se ha avuto qualche problemino. Psicologicamente qualcosa sta pagando, è un ragazzo coscienzioso e si rende conto che non sta rendendo. Deve continuare a lavorare, perché le stagioni cambiano improvvisamente. Cambio di gerarchie in porta? Il campo determina le scelte. Zoet sta bene fisicamente e mentalmente. Dragowski ha ancora dolore alla schiena e il portiere quindi è Zoet, che a prescindere avrebbe potuto prendere il posto se avesse dimostrato di stare bene, come sta facendo”.

Un inizio di cammino ancora senza gioie per D’Angelo, che non si pente di aver sposato la causa Spezia:  “Ho accettato lo Spezia perchè mi piaceva l’idea di venire in questa squadra. Non sono i risultati che mi fanno cambiare idea. Mi piace allenare, ho avuto la possibilità di avere altre squadre ma per diversi motivi non ho trovato l’accordo, che con lo Spezia invece ho trovato subito. Sono felice della scelta, mi trovo bene con i giocatori e la gente della società, tra cui i dirigenti, che so che non sono particolarmente amati in questo momento. Fa parte del mestiere essere criticati, lo sanno, sta anche ai giocatori e a noi dello staff dare una mano per dimostrare che le scelte fatte non sono tutte sbagliate. Il nostro compito è quello di essere propulsore per l’ambiente. Lo stadio ci ha dato una mano sabato, ha spinto tanto, ha visto che la squadra giocava con voglia e ardore, con l’idea di vincere. Il tifoso si infiamma positivamente e velocemente se succede. Dobbiamo fare di più e meglio in tutte le partite che ci mancano”. 

In chiusura, una battuta sull’Ascoli, squadra ostica che come lo Spezia è a caccia della svolta: “L’Ascoli è una squadra abituata a questa categoria, con giocatori che l’hanno fatta per molto tempo. Dovremo fare una partita di grandissima attenzione. Dobbiamo essere realisti, quello che determina la classifica sono i risultati e la classifica al momento è negativa. Non possiamo pensare che la classifica sia negativa ma noi siamo forti lo stesso. Probabilmente ora non lo siamo, dobbiamo giocare con la mentalità di mangiarsi il campo in ogni zona e in ogni secondo. Dobbiamo lavorare, tanto, senza pensare a quello che è stato. La realtà dice che dobbiamo giocare con un’idea diversa, sappiamo che dobbiamo fare più punti possibile e farlo sempre”, conclude D’Angelo.

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