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Cosenza-spezia 2-2

Un pareggio che evita la retrocessione diretta, ma la storia è ancora da scrivere

Gli aquilotti devono rincorrere per due volte le prodezze di Tutino, poi il Var toglie per fuorigioco il gol del possibile 2-3 a tempo scaduto. Spezia sicuro di essersi messo dietro Ascoli e Bari, per salvarsi direttamente dovrà battere la corazzata Venezia all'ultimo turno.

Arakdiusz Reca (ph Spezia Calcio)

COSENZA-SPEZIA 2-2

5’pt Tutino, 51’pt Reca, 5’st Tutino, 19’st Elia

 

COSENZA (3-5-2): Micai; Meroni, Camporese, Venturi (13’st Fontanarosa); Marras, Zuccon, Viviani (13’st Voca), Antonucci (31’st Florenzi), D’Orazio; Mazzocchi (31’st Forte), Tutino (44’st Canotto). (Marson, Cimino, Gyamfi, Frabotta, Praszelik, V.Crespi, Novello).
All. William Viali.

SPEZIA (3-5-2): Zoet; Mateju (1’st Vignali), Hristov, Nikolaou, Reca (12’st Elia); Bandinelli (12’st Bertola), Nagy, S.Esposito, Verde (40’st Falcinelli), Reca ; Di Serio (30’st Kouda), P. Esposito. (Zovko, Wisniewski, Tanco, Gelashvili, Jagiello, Cipot, Moro).
All. Luca D’Angelo.

Arbitro: Juan Luca Sacchi (Macerata).
Assistenti: Stefano Del Giovane (Albano Laziale), Marco Ricci (Firenze).
Quarto ufficiale: Domenico Castellone (Napoli).
Var e Avar: Francesco Meraviglia (Pistoia), Daniele Minelli (Varese).

Angoli: 5-14
Ammoniti: Reca, Viviani, P.Esposito, Marras, Micai, Fontanarosa, Nikolaou.

Recupero: 3′ e 4′

Commento.
Un punticino che lascia tutto aperto fino agli ultimi 90 minuti di campionato. Lo Spezia pareggia per 2-2 sul campo di un Cosenza trascinato dalle prodezze di Tutino. Aquilotti due volte sotto grazie al cannoniere di Viali, ma capace entrambe le volte di rimontare anche dopo un rigore parato da Micai e Verde. All’ultimo minuto di recupero la rete del possibile 2-3, annullata dal Var per un fuorigioco dopo la revisione.
Spezia che con questo pareggio è sicuro di mettersi alle spalle sia Bari che Ascoli, ma dovrà rintuzzare il tentativo di recupero della Ternana che oggi ha battuto il Catanzaro e ora è a un punto di distanza dagli aquilotti. Non basterà un pareggio contro il Venezia, ancora alla caccia della promozione diretta.

Lo stadio Marulla di Cosenza

 

Cronaca.
Tre punti da difendere, 180 minuti da giocare, un trasferta tra le più distanti del torneo. Lo Spezia arriva al momento clou del campionato con un vantaggio che fa ben sperare per questo finale del campionato regolare. Questo pomeriggio si giocano punti fondamentali per evitare la serie C e, possibilmente, anche i play out. In contemporanea ci sono l’Ascoli a Palermo, il Bari e Cittadella e la Ternana sul campo del Palermo. Lo Spezia è matematicamente salvo se non fa peggio delle prime due e fa meglio della terza.
D’Angelo deve far riposare Falcinelli ed Elia, esausti dopo gli ultimi impegni. Risfodera Reca, che non giocava una partita da titolare da novembre, e il 18enne Pio Esposito. C’è invece Verde, così come ci sono Mateju-Hristov-Nikolaou in difesa. Bandinelli invece gioca sulla fascia destra, posizione anomala per lui.

Inizio shock dello Spezia, che dopo meno di 5 minuti è già a rincorrere. Nikolaou ferma Tutino in maniera fallosa a circa 25 metri dalla porta. Va lo stesso attaccante di Viali e trova una conclusione meravigliosa che si insacca sotto la traversa: 1-0. Peggio di così non poteva cominciare questa partita, contro una squadra già salva e che gioca senza peso.

I bianchi invece sentono l’incombenza della classifica e sbandano dopo aver preso la rete, lasciando ad Antonucci, che a giugno tornerà proprio in aquilotto, una conclusione da dentro l’area che viene deviata in angolo con affanno. Verso il quarto d’ora Verde e compagni hanno preso qualche metro e mettono a referto la prima occasione, con Hristov che devia di testa il solito cross velonoso di Esposito andando sulla rete esterna (15′).

Partita sui binari di un faticoso possesso Spezia con il Cosenza pronto a ripartire, situazione molto pericolosa per gli ospiti che devono per forza scoprirsi per tentare di raddrizzarla e si concedono così al contropiede veloce di Viali, il piatto preferito della casa. Il pericolo però arriva ancora da calcio da fermo, con Meroni che indirizza di testa verso Zoet, pronto a mettere fuori con i pugni (26′). Un minuto e Marras riesce a concludere da posizione defilata, andando non lontano dal palo.
Lo Spezia è lungo, con la difesa che rimane bassa forse anche per una questione di stanchezza. Così in mezzo al campo ci sono Antonucci e Mazzocchi sempre liberi di prendere il pallone, girarsi e puntare la porta dopo il break. In avanti invece Pio è ingabbiato e Verde gira un po’ a vuoto. Ogni metro guadagnato è una faticaccia. Così si spera nei calci piazzati. Verde batte un calcio d’angolo interessante in area, Reca colpisce di testa e il tocco di un difensore mette fuori causa Di Serio per l’eventuale deviazione in porta (33′).

Verso il finale di tempo aumenta la pressione dello Spezia, che batte tre angoli in rapida successione e spreca qualche cross che poteva essere realizzato meglio. Al 40′ ancora Verde da destra mette al centro, dove Nikolaou intercetta di testa in arretramento e mette di poco sopra la traversa. Sale il livello dell’agonismo e sale Salvatore Esposito, che strappa un pallone ad Antonucci sulla trequarti, si porta al limite e prova con il destro, ma Micai è attento e mette in angolo in tuffo (42′).

Momenti di tensione in pieno recupero, dopo le proteste dello Spezia per un ipotetico tocco di mano in area. Non è chiaro perché siano Marras e Pio Esposito a confrontarsi, fatto sta che entrambi si prendono il giallo e successivamente il Var richiama Sacchi: è calcio di rigore per i bianchi. Sul dischetto si presenta Verde con il mancino, mentre Micai gli sta addosso per cercare di deconcentrarlo. Poi torna in porte infine torna per spostare il pallone sul dischetto (ammonito). Verde alla fine calcia e Micai para sulla sua destra.

Ne scaturisce un calcio d’angolo, che Verde mette al centro, deviazione di Pio Esposito e palla che rimane lì, arriva Reca di testa a segna! Questa volta sono i giocatori del Cosenza a chiedere un tocco di mano proprio del polacco. Viene espulso anche un un componente della panchina calabrese. Il gol è valido, lo Spezia è sull’1-1 alla fine del primo tempo. Si va negli spogliatoi con il pubblico di Cosenza che canta “serie C”.

D’Angelo prova a rinforzare la squadra, perché ci sono tutti i presupposti per un secondo tempo di sacrificio. C’è Vignali al posto di Mateju, provato. Primo guizzo della rirpesa è Di Serio, che obbliga Micai all’ennesima parata della sua partita con un bel sinistro dal limite (48′). Ottanta secondi e Marras lascia partire un cross che mette in pari le occasioni: Zoet è attento e mette in angolo. Antonucci lo gestisce sulla sinistra, crossa evitando proprio Reca e c’è Tutino che con il tacco mette alle spalle di Zoet. Altra perla dell’attaccante napoletano e Spezia sotto (50′).

C’è di nuovo una montagna da scalare per i bianchi, a cui per ora arridono i risultati delle dirette concorrenti. Ma è una magra consolazione. E allora Salvatore e compagni provano a riguadagnare qualche metro, lasciandosi però alle spalle tanti spazi per il contropiede. La voglia non manca, come dimostra Verde che al 58′ fa tutto da solo, entra in area e non trova la conclusione giusta proprio al momento decisivo. Di là è Mazzocchi dalla distanza a provare i riflessi di Zoet, che para basso (59′).

All’ora di gioco sono già 11 gli angoli battuti dallo Spezia e proprio l’ultimo è il più pericoloso. Reca centrale sui piedi di Micai e tap in di Pio salvato da Marras sulla linea (60′). D’Angelo dà fondo alla panchina: Bertola per Bandinelli ed Elia per Reca, si passa al 3-4-3. La squadra continua a essere lunga, generosa ma chiaramente affaticata. Pio sembra sulla gambe, anche Di Serio sta spendendo moltissimo. E allora ancora le palle da fermo: Salvatore per Pio, palla sotto le gambe a Micai che la ferma a venti centimetri dal gol (71′). Poi ancora Micai con i piedi su un altro cross dalla sinistra (72′).

Ce la sta mettendo tutta lo Spezia e se lo meriterebbe tutto. Serve un lampo e quel lampo è di Elia, che prova la cosa più assurda: stop di petto e tiro al volo da venti metri abbondanti. Goooool!
Manca un quarto d’ora e ora i bianchi di mettono dietro, perché a questo punto un pareggio darebbe quantomeno la possibilità di giocarsi tutto all’ultima giornata. Viali tuttavia ha mandato in campo forze fresche in avanti, ovvero Forte e Florenzi. D’Angelo quindi risponde con Kouda per Di Serio, generosissimo anche oggi. Il tecnico non si accontenta e a cinque dal termine entra Falcinelli per Verde.

La costante dei calci d’angolo segna un nuovo capitolo quando Hristov manca il palo di un soffio a 120 secondi dal novantesimo. Ancora più chiara l’occasione di Vignali al minuto 91, con Vignali tutto sono davanti a Micai incapace di superare il portiere, a cui in pratica calcia il pallone su una mano. Arriva l’ultimo pallone della partita, ce l’ha sui piedi lui, Salvatore Esposito. E’ una punizione da poco più avanti di metà campo. Palla dentro dove Bertola fa la sponda di petto dopo il tocco di un difensore del Cosenza, la sfera rimane lì sul sinistro di Vignali che questa volta non sbaglia.

Esulta lo spezzino correndo fino al settore ospiti dove sono in 80 i suoi concittadini arrivati fino in Calabria. Ma c’è il Var a gelare tutti: il gol è viziato da un fuorigioco millimetrico di Bertola. Niente da fare, è 2-2. Finisce così. Tutto rimandato all’ultima giornata.

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