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Spezia maglia nera regionale per la parità di genere, colpa delle differenze salariali

Questo uno dei dati relativi alla nostra Provincia che emergono dal Rapporto Territori di Asvis, che valuta il posizionamento rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Spezzino male anche sul fronte 'Disuguaglianze', complice l'emigrazione ospedaliera, mentre è positivo il verdetto in ambiti quali consumo e produzione responsabili e lotta alla perdita della biodiversità.

Dal Rapporto Territori Asvis 2022

Al di sotto della media nazionale su fronti quali lotta alle disuguaglianze, acqua, parità di genere e imprese, innovazione e infrastrutture; sopra il dato italiano invece come economia circolare e su temi verdi quali uso sostenibile dell’ecosistema, lotta alla perdita della diversità biologica, lotta al degrado del terreno. Questi alcuni dei lineamenti della Spezia e provincia che emergono dal Rapporto Territori 2022 di Asvis, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Uno strumento che, attraverso indicatori statistici elementari e compositi, raccoglie e analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.
A livello regionale, (QUI un estratto dedicato alla Liguria e alle sue province) il Rapporto spiega che in Liguria tra il 2010 e il 2020/2021 (i dati liguri sono riferiti al ’20, eccezion fatta per Istruzione, Parità di genere e Vita sulla terra, relativi al ’21) si registra un andamento positivo in sei dei menzionati obiettivi, e cioè: Sconfiggere la fame, Salute e benessere, Istruzione di qualità, Parità di genere, Imprese, innovazione e infrastrutture, Consumo e produzione responsabili. Mentre Asvis rileva un peggioramento per quanto riguarda Sconfiggere la povertà, Acqua pulita e servizi igienico sanitari, Energia pulita e accessibile, Ridurre le disuguaglianze, Vita sulla terra, Pace, giustizia e istituzioni solide; mentre il trend è stabile per gli obbiettivi Lavoro dignitoso e crescita economica e Città e comunità sostenibili.

Il Rapporto presenta anche una serie di indici a livello provinciale che raffrontano la situazione di un dato obbiettivo rispetto alla media nazionale. Lo Spezzino risulta in linea con il dato italiano per quanto riguarda Salute e benessere, Istruzione di qualità, Energia pulita e accessibile, Lavoro dignitoso e crescita economica, Città e comunità sostenibili, Pace, giustizia e istituzioni solide; risultati migliori della media nazionale invece sui fronti Consumo e produzione responsabili e Vita sulla Terra (che riguarda ambiti quali uso sostenibile dell’ecosistema e lotta alla perdita della biodiversità); peggiori per quanto riguarda la Parità di genere; molto peggiori infine alle voci Acqua pulita e servizi igienico sanitari, Ridurre le disuguaglianze e Imprese, innovazione e infrastrutture.

Le province liguri, spiega il Rapporto Asvis, “hanno un posizionamento omogeneo e mediamente positivo per i Goal 6 (Acqua pulita e servizi igienico sanitari) e 15 (Vita sulla terra). Per le risorse idriche, ad eccezione di Spezia, si attestano al di sopra del dato nazionale grazie ad una maggiore efficienza. Rispetto alla flora e fauna terrestre il posizionamento favorevole è dovuto al minore consumo di suolo registrato dal 2006 al 2021. Al contrario per i Goal 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture) e 12 (Consumo e produzione responsabili) si riscontra una situazione mediamente peggiore rispetto a quella nazionale. Per l’innovazione il ritardo, ad eccezione di Genova, è ascrivibile alla minore specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza. Per l’economia circolare lo svantaggio, ad eccezione della Spezia, è dovuto a tutti gli indicatori considerati”.

Per gli obbiettivi Salute e benessere, Energia pulita e accessibile, Città e comunità sostenibili e Pace, giustizia e istituzioni solide, si legge ancora, “la maggior parte delle province si attesta su valori simili a quelli nazionali. Per la salute si ha un livello simile a quello nazionale per tutti gli indicatori, con la sola eccezione di Imperia che ha un posizionamento negativo per la minore disponibilità di medici specialisti. Per l’energia si registra una minor produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto al dato nazionale, compensato da un minore consumo. Per le città e comunità sostenibili si ha una migliore qualità dell’aria, compensata da una minore offerta di trasporto pubblico locale e di verde urbano. Per il Goal 16 gli indicatori confermano i valori nazionali”.

Infine, rispetto agli obbiettivi Istruzione di qualità, Parità di genere, Lavoro dignitoso e crescita economica e Ridurre le disuguaglianze “si evidenzia una situazione eterogenea. Nell’Istruzione il posizionamento negativo di Imperia è causato da valori inferiori alla media nazionale per la maggior parte degli indicatori, tra cui la partecipazione alla scuola d’infanzia e il numero di laureati, che invece posizionano Genova e Savona al di sopra del dato nazionale. Per quanto riguarda la Parità di genere il posizionamento negativo di La Spezia è dovuto al peggiore rapporto tra le retribuzioni femminile e maschili, che, al contrario, posiziona Imperia al di sopra della media nazionale. Il Lavoro segnala una situazione di ritardo per Imperia a causa della quota di NEET, mentre lo svantaggio evidenziato nelle Disuguaglianze per Imperia e La Spezia è funzione dell’alta emigrazione ospedaliera”.

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