“La farfalla dorata è un colpo di fortuna della natura, un ludus naturae, per dirla in latino. Non è opera umana, è opera della natura. O vi potrei dire di Dio, di Giove del Caso… ma non umana”. Così sabato scorso all’agriturismo La Rosa Canina, alla Rocchetta di Lerici, nel corso della presentazione delle attività congiunte di Aps E. Calzolari Pro Caprione e Università di Firenze, il professor Massimo Coli, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’ateneo toscano. “Poi ovviamente – ha aggiunto – dietro c’è tutto un lato spirituale, legato alla spiritualità degli antichi, ma tutto nasce dalla natura. Come del resto anche le stele: quelle originarie non sono lavorate, ma sono pezzi naturali di pietra”. La farfalla dorata, fenomeno luminoso che ogni inizio estate richiama numerosi curiosi e appassionati ai Monti di San Lorenzo, è stato un tema toccato più volte nel corso della mattinata; a raccontarne la scoperta da parte del compianto professor Enrico Calzolari, nel cui segno e nella cui memoria si muove la Pro Caprione, il figlio Andrea. E il giovane architetto Joshua Enrico Pagano ha incuriosito i presenti con una stampa tridimensionale del sito della farfalla.