Dopo quelli comunicati dalla Procura di Genova, anche la Procura de La Spezia ha reso noti, per la loro rilevanza pubblica, i provvedimenti adottati a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto del presidente della Regione Giovanni Toti e dell’ex sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani.
“Legambiente seguirà con grande attenzione lo sviluppo di queste inchieste – affermano il presidente nazionale Stefano Ciafani, il presidente di Legambiente Liguria Stefano Bigliazzi e quello del circolo della Spezia, Stefano Sarti – e attende con fiducia l’esito del lavoro della magistratura. Se quello che è già emerso trovasse conferma nel prosieguo dell’inchiesta, si delineerebbe un modello di sviluppo che espone il territorio e l’ambiente a pericolose evoluzioni. Per questo Legambiente chiede che si ridiscuta tutto, e altresì, i beni della Palmaria vengano utilizzati per le finalità del Parco, compresa quella della fruizione accessibile a tutte le categorie”.
“Nelle varie tappe che hanno accompagnato la nostra opposizione a progetti come il Masterplan o lo stabilimento al Carlo Alberto – prosegue la nota dei tre presidenti – abbiamo più volte denunciato come strumenti quali il Piano del Parco e il Puc, invece di rappresentare i limiti entro i quali contenere i progetti, fossero stati invece asserviti a un modello di utilizzo dell’isola volto a favorire interessi privati e di un turismo per pochi. Ora leggiamo anche queste modalità in una luce di più ampio spettro e troviamo risposte alle numerose domande che ci eravamo fatti”, concludono da Legambiente.
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"elezioni nel più breve tempo possibile”
"opportunità azzerare e ridiscutere masterplan"
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