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Sindacati sul piede di guerra

Atc, presentati oltre cento ricorsi gerarchici per adeguamento economico: ballano 200mila euro all’anno

Un centinaio di lavoratori di Atc esercizio ha presentato nella giornata di ieri ricorso gerarchico per richiedere un adeguamento economico di indennità previsto dall’aggiornamento del contratto collettivo nazionale risalente al 2022: in ballo ci sono oltre 200mila euro all’anno di arretrati. I ricorsi gerarchici fanno seguito alla richiesta avanzata dalle sigle sindacali nelle scorse settimane alla dirigenza aziendale, trovando però un netto rifiuto e l’invito ad adire le vie legali, portando così la vertenza a essere impugnata da tutte le parti sociali: Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Cobas Lp, Ugl e Faisa Cisal.
La questione riguarda l’indennità prevista per i lavoratori nei giorni di ferie, che è stata riconosciuta dalla Corte di giustizia europea nel 2017 e che in Atc equivale a 6,5 euro giornalieri. Nel 2022, però, in sede di rinnovo del Ccnl, la somma è stata elevata a 8 euro e già nel corso del 2023 c’erano stati alcune richieste di adeguamento rispetto alle quali l’azienda aveva chiesto un parere legale, rimandando di volta in volta la decisione. Sino a una decina di giorni fa, quando l’amministrazione delegato ha chiuso definitivamente la porta alla trattativa e invitato le sigle a far causa. Detto, fatto: ieri è stato compiuto il passo precedente al deposito della vertenza presso il Tribunale del lavoro.

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