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L'intervento al forum organizzato dal sole 24 ore

Toti: “Offerta turistica Liguria è in qualche modo marxista”

Natale: "Più che marxista è da sceriffo di Nottingham". Cavo: "Per Pd Marx di riferimento ormai è Groucho".

Giovanni Toti
Toti al Forum internazionale del turismo italiano

“Vendere ai turisti un servizio pubblico come il treno allo stesso prezzo dei cittadini residenti in Liguria è come far entrare a Venezia allo stesso prezzo chi lì vive da sei generazioni e chi arriva da Osaka per un giorno e mezzo. Tutto il mondo segmenta le tariffe. Penso che l’offerta turistica varata in Liguria sia in qualche modo marxista, redistribuisce la ricchezza nel modo più efficiente”. Così, come riportato da Genova24, il presidente Giovanni Toti al Forum internazionale del turismo italiano tenutosi oggi a Genova, organizzato dal Sole 24 Ore. Il presidente di Regione Liguria ha aggiunto che “sono tipiche dinamiche per gestire i flussi e ottimizzare gli arrivi in ogni posto. Utilizziamo i soldi di un turista giapponese che 30 euro per andare alle Cinque Terre ce li ha senza particolari problemi, per pagare un abbonamento gratuito del treno a un giovane ligure che va a scuola. Credo che sia redistribuzione della ricchezza allo stato puro”.

Parole che si ineriscono nell’articolato dibattito sulla rimodulazione tariffaria del Cinque Terre Express e che non hanno mancato di animare il confronto politico. “Più che marxista l’offerta turistica varata da Toti è da sceriffo di Nottingham, che ruba ai poveri un territorio, che dovrebbe essere goduto da tutti, per darlo ai ricchi – afferma in una nota Davide Natale, segretario regionale del Partito democratico -. Le bellezze della Liguria non possono essere appannaggio di pochi: non si può privatizzare la natura e le sue bellezze. Controllare i flussi turistici non passa da sistemi che trasformano il trasporto pubblico in trasporto ‘salato’. Giustificare poi questa misura, affermando che così si paga l’abbonamento gratuito di un giovane ligure: vuol dire fare una manovra di distrazione di massa, in quanto diverse regioni finanziano questo intervento con fondi propri. Se ci fosse uno scambio alla pari, dai fondi in più che entrano alla Regione e a Trenitalia dall’aumento delle tariffe nelle Cinque terre, si potrebbe accompagnare ogni studente ligure in auto privata da casa a scuola, andata e ritorno, altro che il solo abbonamento gratis. Non è consegnando solo ai ricchi il nostro territorio che lo si valorizza e tutela, ma creando le condizioni per uno sviluppo economico sostenibile. Governare le presenze è un tema a cui non si può dare una risposta rendendo accessibile la Liguria soltanto a chi non trema di fronte alle tariffe di Toti e della sua Giunta. Serve una promozione complessiva della nostra regione che non passa però attraverso il mortaio, ma attraverso ambiente, mare, entroterra, storia, enogastronomia, le vere frecce nell’arco, che Toti non sa tendere. Bisogna saper governare i flussi partendo da studi approfonditi di settore e caratterizzando la nostra offerta turistica, per differenziare i servizi in base alle possibilità degli stessi turisti. La fruibilità deve essere assicurata a tutti. Il turismo è uno degli architrave dell’economia della nostra Regione, ma è compito delle istituzioni far sì che fonte di un lavoro stabile, non stagionale, di qualità, dove vi sia un’alta professionalizzazione e ovviamente con un riconoscimento economico adeguato alle attività svolte e alla propria professionalità. Turismo, industria, logistica, servizi, agricoltura e portualità sono i punti su cui costruire la Liguria del futuro”.

Ma da parte arancione ecco la replica a Natale di Ilaria Cavo, parlamentare e coordinatrice della Lista Toti. “Pur di dire no, rinnegano pure Marx. Forse perché il loro Marx di riferimento è ormai solo il comico ‘brontolone’ Groucho – dichiara l’ex assessore regionale -. Al Pd manca tutto, compreso il senso dell’umorismo. Ma anche una linea politica da seguire con un minimo di coerenza. Il governatore Toti, con un provocatorio paradosso, ha definito ‘marxista’ il turismo ligure quando redistribuisce a beneficio degli studenti liguri le maggiori entrate del Cinque Terre Express e mette a terra sul territorio i soldi del ‘lusso’, degli yacht e delle crociere. Il segretario dem Natale parla di Sceriffo di Nottingham che ruba ai poveri. Quello stesso Pd che mugugna proprio se arrivano troppe navi da crociere, o se la Liguria diventa distretto di eccellenza della Nautica, persino se il Salone di Genova disturba con i suoi visitatori. E infatti continua a straparlare di un territorio «rubato ai liguri per darlo ai ricchi». Certamente questi concetti si addicono a chi per la Liguria ha sempre avuto l’obiettivo della decrescita felice, della torta di riso finita. Ma almeno Natale e il Pd la smettano di dare lezioni di strategia e di promozione turistica. Incredibile, anzi davvero comico, che insistano dopo giorni in cui tutti i dati confermano gli straordinari risultati ottenuti dalla Liguria con la giunta Toti, ancor più nel settore turistico”.

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