Il Comitato Pro Scuola La Serra interviene nel dibattito sul dimensionamento scolastico. “Quando si parla di accorpamento – si legge nel comunicato diffuso dal comitato serrese – si parla inevitabilmente di riduzione di risorse e, in un periodo come questo, la scuola non avrebbe proprio bisogno di ulteriori tagli. Avrebbe, se mai, bisogno di implementare risorse, che devono essere ben gestite per affrontare tutte le problematiche che sono emerse tra i bambini e i ragazzi anche e soprattutto dopo la pandemia. Purtroppo non si sta andando in questa direzione, ma in senso opposto e quindi nella nostra provincia, pur nel rispetto della normativa vigente (verso la quale siamo nettamente contrari) si è proceduto all’accorpamento di diversi istituti”.
Proseguono dal comitato: “La vicenda per il nostro Istituto comprensivo di Lerici (Isa 10) si è conclusa per il momento in modo favorevole in quanto siamo rimasti autonomi perché il numero degli iscritti lo consente. Tuttavia quello che era stato proposto era veramente bizzarro, per usare un eufemismo. Pensare che Lerici e Riccò del Golfo potessero formare un unico istituto è veramente fantasioso ed è indice di scarsa conoscenza di tutto ciò che avviene e di come si opera nella scuola. La didattica ha bisogno, per essere efficace e motivante nella sua offerta formativa, di uno stretto rapporto con il territorio e due zone geograficamente lontane non lo garantiscono. Pensare poi di fare accorpamenti a tavolino, senza interpellare chi ogni giorno vive e lavora nella scuola, è segno di presunzione e indica la mancanza di conoscenza della complessità del problema”.
Conclude il Comitato Pro Scuola La Serra: “La scuola è bene comune, è una struttura portante dello Stato, da cui dipende il nostro futuro. Lungimiranti devono essere tutte le decisioni che inevitabilmente hanno tutte delle conseguenze. Cerchiamo di essere ottimisti augurandoci che per la scuola, nei prossimi anni, si prevedano risorse e non tagli; ma, se non sarà così e si dovranno fare accorpamenti, che almeno si facciano con metodi totalmente diversi da quelli che sono stati seguiti nella nostra provincia”.
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