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La nota dell'amministrazione provinciale

Scuole, Provincia: “Proposte formulate in base ad appartenenza politica? Posizione priva di fondamento e smentita da fatti”

Un momento del Consiglio provinciale che ha approvato il piano di dimensionamento scolastico
Piano di dimensionamento scolastico in Consiglio provinciale, un momento della seduta

La Provincia della Spezia torna a intervenire sul piano di dimensionamento scolastico, approvato ieri in Consiglio provinciale. “L’indicazione di provvedere alla riduzione di 3 dirigenti scolastici per il territorio della Spezia, su di un totale di 16 riduzioni a livello regionale – si legge nella nota diffusa oggi dall’ente provinciale -, è stata comunicata in modo chiaro e formalmente, da parte dell’organo regionale, sia alle Provincie che all’Ufficio scolastico da alcuni mesi, quindi con completezza di informazione per tutti i soggetti interessati a seconda delle proprie competenze. La gestione del personale scolastico è esclusiva competenza dell’Ufficio scolastico che opera in regime di autonomia, la Provincia ha competenze solo ed esclusivamente per quello che riguarda l’indirizzo locale della tematica del dimensionamento, ma non dell’organizzazione della struttura scolastica. In data 19 luglio, presso la sede della Provincia della Spezia, si è tenuto un incontro relativo alla tematica del dimensionamento scolastico, convocato formalmente, a cui sono stati invitati tutti i Comuni (sindaci) del territorio spezzino, ed alla quale hanno partecipato, al fine di completezza, i dirigenti dell’Ufficio scolastico provinciale, i dirigenti scolastici delle Isa del territorio spezzino e le organizzazioni sindacali. In quella occasione, alla luce del decreto ministeriale di giugno, è stata affrontata la tematica della riduzione degli organici dirigenziali, e da parte del dirigente dell’Ufficio scolastico sono stati prospettati possibili panorami futuri, con l’obiettivo comune di formulare soluzioni in linea all’esigenza del territorio”.

Prosegue la nota della Provincia: “Le soluzioni di accorpamento, esposte in bozza, che erano proposte sulla base delle indicazioni dell’Ufficio scolastico ad ottobre, e che sono state rigettate dai sindaci, prevedevano già l’accorpamento tra Isa 12 (Santo Stefano Magra) e Isa 11 (Vezzano Ligure). Nello specifico caso l’Ufficio scolastico, con formarle conferma, ha comunicato che «contavano sul consenso dei dirigenti scolastici coinvolti». Ovvero la tematica era già stata affrontata, come di competenza, nell’ambito della realtà dell’istituzione scolastica. Alla riunione preparatoria alla definizione della bozza di delibera poi portata alla discussione del Consiglio provinciale in data 14 novembre, tutti i Comuni del territorio provinciale sono stati interessati ed invitati a partecipare all’incontro, tramite convocazione formale. Da parte della Provincia non vi è mai stata alcuna comunicazione ai Comuni che assicurasse o confermasse la partecipazione o l’esclusione degli istituti scolastici, afferenti al loro territorio, al processo di riorganizzazione. In quella riunione i Comuni, tramite i sindaci o gli amministratori presenti, anche alla presenza del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, hanno garantito posizioni, formulato proposte e espresso valutazioni sulle linee di indirizzo che sono state recepite dall’ente”.

“La proposta di deliberazione, relativa al dimensionamento scolastico – aggiunge la nota dell’amministrazione provinciale -, è stata oggetto di preparazione sulla base delle indicazioni espresse dai sindaci nell’arco dell’intero processo. Appare fuorviante e oggettivamente errato indicare che la proposta formulata in sede consiliare abbia preso in attenzione solo posizioni espresse da alcune amministrazioni comunali a seconda di un ‘indirizzo politico di appartenenza’, definizione priva di ogni fondamento e sempre oggettivamente smentita dai fatti sin dalla prima fase del dibattito con i Comuni. La proposta oggetto della votazione in sede consiliare è stata formulata proprio a seguito del necessario ed indispensabile processo di confronto che si è tenuto con le amministrazioni locali, grazie alle loro indicazioni e proposte che, come da fatti oggettivi, hanno richiesto la formulazione di un emendamento. Il dibattito che ha garantito le indicazioni pervenute all’amministrazione provinciale dai sindaci e dai rappresentati dei Comuni che hanno partecipato a detto confronto, ha visto la pressoché unanimità delle posizioni espresse dalle amministrazioni locali presenti e rappresentative del territorio spezzino”.

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