Occhi di ghiaccio, poche parole e lo sguardo determinato di chi ha tanta fame e voglia di dimostrare chi è. Raimonds Krollis è uno dei giocatori più attesi della prossima stagione e, dopo i primi sei mesi di apprendistato in Italia, ora ha un solo obiettivo in testa: riportare lo Spezia in Serie A a suon di gol. “L’italiano? Ormai lo parlo senza problemi, però ancora non me la sento di fare un’intervista nella vostra lingua”, racconta sorridendo a Città della Spezia, in quello che è stato l’ultimo giorno di ritiro delle Aquile a Santa Cristina Valgardena. “Un ritiro ottimo“, ha raccontato il lettone. “Abbiamo lavorato molto, mancano due settimane alla nostra prima partita e mi auguro che saremo pronti”.
Dopo le pochissime chance avute in Serie A, ecco che con la retrocessione Krollis potrebbe diventare il bomber a sorpresa che lo Spezia riscopre in casa propria: “Ora mi sento benissimo, fisicamente non ho alcun problema e anche mentalmente sono molto carico. Va tutto bene, finalmente. L’anno scorso ho imparato molto, il campionato italiano è molto più fisico di altri campionati. Ho acquisito esperienza anche se non ho giocato molto, mi sono allenato con giocatori di un livello molto alto, quindi è una cosa positiva”, racconta Krollis, che ha ben chiaro il traguardo per il prossimo anno: “L’obiettivo è tornare in Serie A, io voglio tornare finalmente a giocare e segnare più gol possibili. Quanti? Non ci ho pensato ancora, ma spero di farne più di 10-15, sarebbe bello”, ammette sorridendo.
Gol che Krollis ha già cominciato a segnare. Contro il Sassuolo al primo pallone utile ha trovato la via della rete, un vizio che non ha perso dopo le valanghe di gol segnate in Lettonia: “È sempre bello fare gol, per questioni di fiducia e tutto quanto. Fisicamente mi sento molto bene, contro il Sassuolo ho giocato nella mia posizione, con il Bochum da esterno d’attacco. Vedremo come andranno le cose durante la stagione. Onestamente io sono un attaccante e mi piace giocare da centravanti”, ammette sorridendo. “L’esterno sinistro non è proprio il mio ruolo, non mi sento molto a mio agio ma il mister mi ha provato anche in questo ruolo e ci ho giocato”. Da escludere, quindi, una coabitazione con Luca Moro: “Non so se io e Moro potremo giocare insieme, io sono un attaccante e lui è un attaccante. Penso che l’unico modo per farci giocare insieme sia che io parta da esterno sinistro. Io sono sempre pronto a fare gol, vogliamo tornare in Serie A e ci proveremo”, prosegue.
Ventuno anni, Krollis (che ne compirà ventidue ad ottobre), si è ritrovato catapultato in un mondo completamente nuovo, in cui ha trovato il supporto della fidanzata, con cui condivide la passione per gli studi: “La mia ragazza studiava medicina, ora fa qualcosa di simile ma un po’ diverso. Io studiavo business psychology, quando ero in Lettonia ce la mettevo tutta, ora da un anno e mezzo aiuto la mia ragazza e sono totalmente concentrato sul calcio”, svela l’attaccante, che in conclusione parla del feeling con mister Alvini, scoccato sin dal primo allenamento: “Alvini è un allenatore che ha tanta passione, è molto interessante. Mi piace, svolge il suo lavoro molto bene. Ci chiede il massimo”. E con il massimo sforzo ecco che lo Spezia potrà giocare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato, magari proprio trainata dalle reti del bomber lettone, pronto a dire la sua nel campionato di B.