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Nove sagre certificate Unpli in tutta la provincia. Quest’anno ne saltano tre: anche quella dell’acciuga a Cadimare

Estate 2023 e qualche sagra in meno. Gli spezzini quest’anno non potranno beneficiare, per il momento, di quella dell’acciuga di Cadimare, del vino di Tivegna e del raviolo a Sesta Godano. In forse quella del canestrello di Brugnato. Confermate invece la festa “Groppo e gli spaventapasseri” . Lo spezzino sente forte il richiamo del gusto del prodotto tipico consumato tra le bellezze di un borgo e al riparo dalla calure sotto le fronde. Quello che però in molti non sanno è che quelle certificate con Unpli e quindi legate alle Pro loco che certificano i prodotti che danno i nomi alle manifestazioni, almeno in provincia della Spezia, sono nove e nonostante siano cadute le restrizioni per il Covid molti organizzatori per non incorrere in sanzioni e altre problematiche si sono presi un altro anno sabbatico per riorganizzarsi e mettersi in condizione di avere le strutture adeguate a partire dalle cucine. A pesare su molte di queste attività anche la carenza di volontari.

Si è parlato anche di questo, oggi, in Confcommercio nell’ambito del rinnovo dell’accordo tra l’associazione di categoria, rappresentata da Roberto Martini e Diego Sommovigo, l’Unione Pro loco d’Italia rappresentata da Giorgio Antonioli, storico presidente. Alla conferenza era presente anche presidente della Pro loco di Cadimare Giuseppe Meola. La stagione estiva è già cominciata e i controlli per la tutela dei consumatori in lungo e in largo per il territorio sono già cominciati.

 

Diego Sommovigo, Roberto Martini, Giuseppe Meola, Giorgio Antonioli

 

“E’ un bene che ci siano – ha sottolineato il direttore di Confcommercio Roberto Martini – e che gli avventori li vedano. Noi abbiamo richiesto i controlli perché sappiano che portano maggiore attenzione da parte di chi organizza. E’ una maggiore tutela nei loro confronti  perché se tutto è operato nella massima correttezza l’evento stesso assume valore, in caso contrario è chiaro: i consumatori evitano situazioni spiacevoli. Non bisogna criminalizzare nessuno ma è evidente che ci sono dei regolamenti: haccp, sicurezza alimentare. Sono regole che vanno rispettate da tutti e di conseguenza anche chi organizza eventi per la città. Se tutto viene fatto in un contesto di serietà, il problema del controllo è relativo”.

A fare un focus sulle sagre organizzate e certificate che coinvolgono le pro loco è il presidente spezzino dell’Unpli Giorgio Antonioli: “Alle Pro loco, in tutta la provincia sono riconducibili nove sagre, ma quattro hanno deciso che per quest’anno si fermeranno. Sono in corso diversi processi di valutazione. Sul territorio si tengono altri otto eventi simili, che non sono sagre, ma feste come la Notte blu di Follo Castello, la Festa Odu de bun a Bonassola, Gli orti di Pignone, la Festa della cultura contadina solo per citarne alcune. Mancherà all’appello Orolio di Pitelli. Confermiamo intanto a Sesta Godano la festa degli spaventapasseri. Molte realtà hanno difficoltà perché devono riorganizzarsi da un punti di vista anche pratico, adattare le cucine ad esempio, per essere perfettamente in linea con le leggi”.

Riguardo alla Sagra dell’acciuga ripiena di Cadimare a spiegare il momento è il presidente della Pro loco Meola: “Siamo in fase riorganizzativa, dobbiamo riunirci e fare il punto. Pesa molto anche la mancanza di volontariato e la nostra priorità è quella di poter tornare. Stiamo facendo un buon lavoro con il Comune della Spezia e le altre Pro loco cittadine. Come Cadimare comunque non siamo rimasti fermi, abbiamo partecipato a diverse iniziative fuori dai confini provinciali”.

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