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Domani la nave ripartirà alla volta del mediterraneo centrale

Geo Barents, decine di operatori e volontari coinvolti nello sbarco dei 13 migranti

E’ terminato intorno alle 17.30 lo sbarco dei 13 migranti soccorsi nel Mediterraneo Centrale dalla Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere. Le operazioni, che hanno visto coinvolti un centinaio persone, tra operatori e volontari, si sono svolte con rapidità, visto l’esiguo numero di naufraghi presenti a bordo. Un carico non paragonabile a quello delle prime due toccate, quando i profughi a bordo erano stati 237 e 336, e che di certo non giustifica dal punto di vista economico né il viaggio di centinaia di miglia marine effettuato dall’imbarcazione, né il dispiegamento della macchina dei soccorsi che ha visto impegnati come sempre la prefettura della Spezia, la Asl, la questura, l’Autorità di sistema portuale, la Capitaneria di porto, la Caritas, la Croce rossa e i volontari di altre associazioni del territorio.
“Ancora una volta – ha tuonato nei giorni scorsi Medici senza frontiere su Twitter – le autorità italiane ci hanno assegnato La Spezia, un luogo che è a 632 miglia nautiche di navigazione. Saremo fuori dalla zona di soccorso per sette giorni, sono queste le misure mirate?”.

I superstiti salvati dall’equipaggio della Ong hanno raccontato che erano partiti in 14 dalla Libia, ma che un giovane siriano di 23 anni è caduto in mare ed è andato alla deriva lontano dal gommone. Nelle ore successive all’incidente il natante sul quale si trovavano era stato avvicinato da quella che i migranti descrivono come la Marina maltese, che è arrivata sulla scena e ha fornito loro carburante per raggiungere l’Italia. “Hanno indicato loro che la costa italiana era a sole 50 miglia e che li avrebbero scortati verso nord. I sopravvissuti hanno chiesto alla Marina maltese di essere salvati e hanno detto loro che una persona era caduta in mare. La loro barca imbarcava acqua e avevano finito carburante e cibo”, hanno spiegato da Medici senza frontiere, che ha soccorso il gruppo dopo tre giorni in mare e molte difficoltà.

Il disegno del naufragio fatto da uno dei minori a bordo della Geo Barents

La nave, che ha ormeggiato al Molo Garibaldi, lascerà il porto domattina per una nuova missione nel Mediterraneo Centrale, mentre le 13 persone, una volta concluse le operazioni di fotosegnalamento, saranno distribuite tra La Spezia, Genova e Savona.

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