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Grido internazionale contro la violenza sulle donne

Il Consiglio ha detto sì: la città intitolerà una via o un parco al motto delle donne curde “Donne, vita, libertà”

Consiglio comunale della Spezia, i banchi dell'opposizione

Una via, una piazza o un parco della città sarà intitolato al grido “Donne, vita, libertà – Zan, Zendegi, Azadi” che dalla battaglia di libertà delle donne curde è stato mutuato come motto dai manifestanti che si stanno ribellando contro il regime iraniano. Ieri sera, infatti, il Consiglio comunale ha approvato con un voto quasi unanime la mozione presentata dal consigliere del gruppo misto di opposizione Franco Vaira.
“Con questo documento discutiamo del tema dei diritti, delle donne e di chiunque per qualche motivo stia vivendo una situazione di fragilità ovunque nel mondo. Sono parole che diventano una sola, uno slogan come un canto rivoluzionario che risveglia ed infiamma i popoli, senza distinzione di genere e di classe sociale. Tre parole – ha spiegato Vaira – che nel mondo sfidano i demoni dell’ingiustizia, della violenza, della dittatura. L’Occidente non ha la forza che dovrebbe avere per andare incontro alle proteste cui si sta assistendo in Iran : occorrono scelte simboliche come l’intitolazione di piazze e strade, il ritiro degli ambasciatori e la reprimenda da parte dell’Onu”.

Il dirimpettaio Fabio Cenerini, membro del gruppo misto di maggioranza, ha anticipato il suo voto di astensione sottolineando “una sorta di ipocrisia in questa battaglia: bisognerebbe infatti denunciare con forza anche quello che fanno al popolo curdo i turchi, nostri alleati nella Nato. Invece stiamo zitti. Senza dimenticare che anche i curdi ricorrono alla violenza, come accaduto di recente a Parigi”.
Una posizione in parte condivisa da Roberto Centi, consigliere del gruppo Leali a Spezia: “La mozione però ci consente di parlare di temi importanti e penso che la città dovrebbe accogliere questa proposta. Non vedo perché no, dopo aver accolto l’intitolazione a Escrivà, che nulla aveva a che vedere con la nostra città”.

Di fronte al silenzio di tomba della maggioranza Vaira si è mostrato amareggiato. “Non ho fatto una proposta per appartenenza. E – rispondendo a Cenerini – credo sia importante iniziare a occuparci anche delle libertà dei Paesi extra europei, anche in considerazione dell’immigrazione e delle prospettive per il nostro Paese”.
Al momento del voto la sorpresa: nonostante dai banchi della maggioranza non fosse stata proferita nemmeno una parola, il centrodestra ha premuto compatto il tasto verde, approvando il documento insieme ai voti del centrosinistra. Astenuto il solo Cenerini.

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Zan, Zendegi, Azadi - fonte: https://www.roshirouzbehani.com/
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