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Biodigestore Saliceti, Natale: “Il Tar boccia Regione e Provincia”. Ugolini: “Sentenza chiarissima: annullati Via e autorizzazione”

Un render del biodigestore a Saliceti

A poche ore dalla pubblicazione della sentenza con cui il Tar Liguria ha bocciato l’approvazione del progetto di un biodigestore a Saliceti si registrano i commenti dei consiglieri regionali di minoranza. I giudici amministrativi, nella loro sentenza, fanno notare come il piano d’area approvato dalla Provincia della Spezia nel 2018 “individuasse il sito di Boscalino per la realizzazione del biodigestore: tale statuizione ha posto un vincolo non derogabile”.
“Ho sempre pensato e sostenuto in ogni sede che la pianificazione provinciale prevedesse un impianto a Boscalino – è il commento di Davide Natale, consigliere regionale del Partito democratico -. Il Tar dà ragione a questa impostazione: per noi è una conferma. Il disegno che avevamo tracciato al tempo, individuava un sito che sarebbe bastato per la provincia spezzina e per il Tigullio. Credo che la Regione Liguria avrebbe dovuto tenere conto di questa pianificazione, da cui si può ripartire per arrivare finalmente alla chiusura del ciclo di rifiuti. Questa sentenza fa chiarezza su molte cose del recente passato e riconosce ai sindaci di Santo Stefano Magra e di Vezzano Ligure la bontà del loro lavoro”. Il consigliere dem inoltre annuncia che porterà la questione a Genova: “Nei prossimi giorni chiederemo un’audizione della giunta regionale in commissione Ambiente per capire come vorrà agire dopo aver incassato la sonora bocciatura”.

“La sentenza è chiarissima nel suo dispositivo finale perché annulla i provvedimenti di Via e di autorizzazione che segue il provvedimento di Via sul progetto”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini.
“Il principio di fondo affermato dalla sentenza è che il sito di Saliceti non era previsto né dal Piano regionale dei rifiuti, né dal Piano provinciale e quindi è in contrasto con la pianificazione vigente in materia di gestione dei rifiuti. Morale: non si possono autorizzare impianti di rifiuti, e dunque anche biodigestori, che siano in contrasto con la pianificazione sovraordinata e l’autorizzazione non può andare in variante alla pianificazione vigente. Se questa si era espressa per Boscalino nel Comune di Arcola, con l’autorizzazione non la si può modificare e realizzare l’impianto in un sito completamente diverso. Questa è una netta sconfitta di Regione Liguria, che ha cercato di fatto di modificare la pianificazione vigente su richiesta di un’azienda privata. La sentenza per Saliceti fa ora il paio con quella del 2018 per Isola del Cantone (Genova)”.

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