“E’ inutile inviare avvisi di allerta meteo, chiedendo ai cittadini di non usare i sottopassi – perché non ce ne sono sulla Napoleonica -, e comunque non ci sarebbe un’alternativa: la strada è una e una sola, sempre quella, sempre invariabilmente allagata all’altezza della curva di Porta Marola“. Concetti ampiamente noti, espressi per l’ennesima volta all’indomani di un acquazzone. Questa volta lo sfogo giunge dal Comitato per Marola, che avvisa: “La pazienza sta finendo tra gli abitanti”.
Le cause dell’ennesimo allagamento all’altezza del varco dell’arsenale sono sempre le stesse, ma le soluzioni non arrivano. “Nemmeno stavolta, nonostante le promesse dell’amministrazione, si sono visti operatori incaricati a pulire le griglie stradali, griglie che, i cittadini lo denunciano da anni, sono insufficienti. Inoltre le foglie dei platani, mai potati da anni ai giardinetti davanti alla farmacia, prendono la via della discesa e si fermano lì, provocando l’allagamento di tutta la carreggiata. E solo i cittadini intervengono per pulire e far sgorgare l’acqua che si accumula anche davanti ad attività commerciali, già in difficoltà in momenti come questi, e accanto all’ingresso della scuola dell’infanzia”.
Ma poco distante c’è un problema che gli abitanti temono anche di più. “La foce del Torrente Caporacca, tombato sotto la sede stradale e che sgorga dentro San Vito, è ormai quasi ostruita e si temono danni anche maggiori se non si interviene in modo efficiente e radicale. Ottobre e le sue piogge sono vicini. Ci auguriamo che l’amministrazione ci avvisi alla prossima allerta di muoverci coi mezzi anfibi – concludono con ironia dal comitato – oppure che si dia da fare prima durante e dopo gli eventi meteorologici così da garantire al paese il ripristino di una viabilità accettabile anche col maltempo”.