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Spezia calcio

Un ascensore su viale Fieschi per uno stadio a misura di disabile

Lo studio di fattibilità per rendere il "Picco" accessibile alle carrozzine. Quaranta posti totali tra i distinti e le due curve. Ma i fondi dovevano arrivare dalla vendita delle azioni Salt.

Trentasette posti per altrettante carrozzine e un ascensore che permetta l’ingresso nei distinti direttamente da Viale Fieschi. E’ quanto prevede uno studio di fattibilità redatto dal Comune della Spezia per rendere lo stadio “Alberto Picco” finalmente friendly per i disabili. Una serie di opere che permetterebbero all’impianto cittadino di diventare un modello di accessibilità e di lasciarsi finalmente alle spalle le limitazioni degli ultimi anni. Non a caso, i disegni che CDS è in grado di proporvi hanno visto la luce il 23 gennaio scorso, pochi giorni dopo la partita di Coppa Italia tra Spezia e Alessandria che fu accompagnata dalle polemiche per le postazioni poco favorevoli – e non era la prima volta – riservate ai tifosi ospiti e a quelli locali.
Venti posti per disabili e loro eventuali accompagnatori in Curva Ferrovia, 7 più altrettanti per gli accompagnatori in Curva Piscina e infine 16 nei distinti. Nel primo caso, l’abbattimento delle barriere architettoniche, ovvero della balaustra, permetterebbe alle carrozzine di accomodarsi ai piedi dei gradoni ottenendo una visibilità totale del campo. Nel secondo, una pedana rialzata di 2 metri di altezza, da raggiungere tramite un montacarichi interno al settore, sarebbe la piattaforma da cui svettare sui cartelloni pubblicitari che coprono la vista fino a 4,15 metri in elevato.

Il vero investimento riguarderebbe infine i distinti. Qui è previsto un ascensore a torre installato sul controviale di Viale Fieschi, a poca distanza dall’ingresso lato campo sportivo “Montagna”, in grado di portare le carrozzine fino al camminamento superiore del settore grazie a un ponte di raccordo. Da lì, ospitati accanto alle postazioni televisive, i tifosi otterrebbero un visuale completa del campo. La sola linea del fallo laterale più prossima ai distinti andrebbe vista attraverso il plexiglass del divisorio. Niente più panchina e intralciare la vista, niente più sole a picco sulla testa o pioggia. Un grande passo avanti rispetto al posizionamento lungo il camminamento inferiore che oggi rappresenta l’unica opportunità.
Manca una soluzione per la tribuna, e non è una scelta casuale. In caso di promozione dello Spezia in serie A, sarebbe la prima parte dello stadio a venire completamente rivoluzionata, nelle dimensioni e nella capienza. Inutile quindi mettere mano adesso al manufatto e magari doverlo abbattere da qui a pochi anni, o anche prima. La nuova tribuna sarebbe infatti progettata con una postazione per le carrozzine incorporata.

L’idea c’è, ora sono i fondi che vanno trovati. Un’operazione che dovrebbe finire nello stesso calderone di bilancio insieme all’abbattimento della Casa del Colonnello alle spalle della Curva Ferrovia, al posto della quale dovrebbe nascere un nuovo ingresso e una nuova biglietteria. I fondi per quest’opera, già “intravista” con il taglio dei rovi avvenuto qualche settimane fa, dovevano arrivare dalla vendita delle azioni della Salt (Società autostrade ligure toscana) detenute da Piazza Europa (leggi QUI), la cui prima asta è però andata deserta.
Una partecipazione, quella spezzin,a pari all’1,35 per cento del capitale sociale, che a 4.75 euro per azione doveva portare nelle casse dell’ente qualcosa come 10.246.320 euro. Tutto rimandato al prossimo incanto, a prezzo ribassato rispetto al 1.024.632 euro per ciascuno dei dieci lotti. I fondi serviranno a estinguere qualche mutuo, abbattere costi e finanziare opere pubbliche tra cui, appunto, erano previste anche le migliorie al “Picco”. Il costo delle opere a favore dell’accessibilità potrebbe aggirarsi attorno ai 70mila euro.

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