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Il "Premio della bontà" ai volontari che operano in carcere

Mercoledì la cerimonia di consegna dell'edizione 2015 alla presenza del vescovo Palletti.

La casa circondariale di Villa Andreino

Si terrà il prossimo 6 gennaio la consegna del “Premio della bontà” intitolato al nome del vescovo Siro Silvestri, che volle istituirlo quarant’anni or sono. Proprio nella vigilia del nuovo anno è stato reso noto che l’edizione 2015 del premio diocesano è stata assegnata al gruppo delle persone che operano quali volontari nel carcere spezzino di Villa Andreini. Anche il tema delle carceri e delle condizioni di chi vi è recluso, come è noto, è stato posto dal Papa al centro, con altri, del “Giubileo della misericordia”. Alla Spezia i volontari e le volontarie prestano da anni un servizio prezioso a sostegno delle persone recluse.
Con loro ci sono il cappellano del carcere, il francescano padre Felice D’Addario, ed altri sacerdoti, tra cui lo stesso vescovo emerito Bassano Staffieri. Come detto, il premio, reso possibile grazie al contributo del Lion’s club “Host”, sarà consegnato dal vescovo nel corso del Pontificale che mercoledì prossimo, solennità dell’Epifania, celebrerà alle 10.30 in cattedrale alla Spezia (mentre alle 18 lo celebrerà nella concattedrale di Sarzana). Tutti sono invitati a questo sacro rito ed a felicitarsi con i premiati. Anche l’Azione cattolica considera il mese di gennaio quale “mese della pace”: nel corso del mese ci saranno così in diocesi diverse iniziative su questo tema tali da coinvolgere tutte le fasce di età dell’associazione.

Queste le motivazioni del riconoscimento:
“Verificate le diverse segnalazioni pervenute, la commissione ha ritenuto di riconoscere quest’anno il “Premio della bontà”, all’opera dei volontari carcerari, attualmente attivi presso la Casa circondariale della Spezia. Trattasi di un gruppo di persone, animate da diverse motivazioni solidali, etiche e religiose, che operano volontariamente e gratuitamente a favore dei carcerati ospiti della struttura, in particolare assistendo gli stessi, sia dedicando loro momenti di ascolto personale, sia venendo incontro ad altre necessità concrete. Un sostegno alla persona in un momento di estrema fragilità e difficoltà interiore anche di fronte alle grandi domande della vita che in queste circostanze emergono nel cuore dell’ uomo. In considerazione di quanto sopra il Lyons club Host La Spezia mette a disposizione l’importo di euro 1.500 per rispondere alle necessità concrete dei detenuti. Tale offerta sarà resa operativa, devolvendola alla coordinatrice del gruppo dei volontari, dottoressa Licia Vanni”.

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