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Nei prossimi mesi arriva il tutor

Ailanto e buio pesto, la Napoleonica resta una strada poco sicura

Gli alberi al di là dell'inferriata che delimita il perimetro della base navale all'altezza di Marola sono ostacolo alla visibilità degli automobilisti. La sera i turisti percorrono la strada a piedi con le auto che sfrecciano a pochi centimetri.

Le piante di ailanto ostruiscono la vista lungo la Napoleonica

La pericolosità della Napoleonica è nota, tanto che la Provincia, il Comune della Spezia e la Prefettura si sono attivati per la prossima installazione di un tutor che disincentivi il superamento dei limiti di velocità nel tratto compreso tra Fabiano e Marola. L’unico nel quale la legge consenta di collocare autovelox o simili. La scorsa estate la strada provinciale 530 fu funestata da incidenti gravi, anche mortali. Negli ultimi mesi le cose sono andate decisamente meglio, ma le condizioni di sicurezza di una delle arterie più trafficate della provincia rimangono precarie.

Tra le criticità c’è la scarsa illuminazione – talvolta il buio pesto – delle ore notturne, quelle in cui gruppetti di turisti che hanno perso l’ultima corriera verso Porto Venere o gli altri centri abitati della costa si incamminano a lato della strada. Sono pressoché invisibili e le auto sfrecciano a pochi centimetri da loro. A volte si fanno notare grazie alla torcia degli smartphone, più spesso si notano solo all’ultimo momento, illuminati dai fari dell’auto quando si arriva a pochi metri da loro. Tralasciando il fatto che in un territorio turistico sarebbe opportuno aumentare le ore di servizio notturno dei mezzi pubblici, quello che segnaliamo è il rischio di incidente che, ancora una volta, si corre lungo la Napoleonica.

Se la presenza dei turisti a bordo strada nelle ore notturne è una questione (relativamente) recente, lo stesso non si può dire dell’annosa problematica che si vive nel tratto compreso tra l’abitato di Marola e quello di Cadimare, all’altezza dei Moli Vanicella. In passato vennero decisi l’abbattimento del muro della base militare e l’installazione di un’inferriata per offrire maggiore visibilità alle auto che percorrono le anse della strada, oltre che per dare maggior respiro alle case e agli abitanti che si affacciano proprio sulla Napoleonica. Nella scarpata, però, sono nate numerose piante di ailanto, essenza aliena e infestante, che, di fatto, costituiscono un nuovo muro che ostruisce la visibilità degli automobilisti. Nonostante le numerose lamentale e l’interessamento diretto di alcuni abitanti gli interventi di potatura da parte della Marina militare sono una chimera.

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