“Il gruppo Giovani Life on the Sea condanna fermamente quanto accaduto venerdì 8 luglio alla Spezia, l’ennesimo episodio di violenza di genere. Come cittadini, e come associazione impegnata nel sociale è nostro compito non solo condannare, ma impegnarci affinché le cose cambino. Caro lettore, scusa se useremo parole un po’ forti ma siamo un gruppo di 30 ragazzi davvero stanchi.
Stanchi di tutto il male che sembra aver colpito il mondo. La violenza è dietro l’angolo, e sembra che tutti quanti siate indifferenti.
Violenza è tradire.
Violenza è l’amico che vede ma fa finta di non aver visto.
Violenza è giocare con il cuore di qualcuno.
Violenza è alzare la voce.
Violenza è “non metterti quella gonna”.
Violenza è “non andare a quella festa”.
Violenza è “cicciona”.
Violenza è condividere l’ennesimo post su Facebook in cui parli di femminicidio e non insegnare ai tuoi figli il rispetto per l’altra persona.
Violenza è non fare nulla, non chiedersi il perché ed il come sia possibile un vero cambiamento.
Le coltellate sono soltanto l’ultimo atto di una lunga catena della quale tutti quanti siamo partecipi e davanti a cui NON possiamo più stare zitti. La nostra “soluzione”? C’è una costante in queste vicende: l’aggressore era già stato segnalato più volte alle autorità giudiziarie e di polizia come “individuo violento”. Chiediamo di scardinare e ricercare il perchè il più delle volte questi soggetti non sono fermati prima che commettano il fatto.
Inoltre, congiuntamente a un inasprimento delle pene in fase successiva al reato, riteniamo che sia doveroso l’inizio di una campagna di sensibilizzazione, per far passare il messaggio dell’atrocità dietro queste azioni anche ai più giovani.
Chiediamo questo alle istituzioni: pene più severe e sensibilizzazione sistematica, ricordando che spesso la violenza non è solo fisica ma anche e soprattutto psicologica. Chiediamo alla nuova amministrazione che il ‘1522’ e i centri anti violenza siano attivati e che forniscano i loro servizi nel miglior modo possibile. Ricordando sempre che il silenzio è violenza, e restare fermi a guardare non è la soluzione”.
Life on the sea giovani
