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Ex oto melara coinvolta

Passo avanti tra Italia e Francia verso un polo industriale terrestre della difesa

Dopo l'alleanza strategica tra Leonardo e Knds, passaggio politico tra Roma e Parigi che firmano una lettera d'intenti per creare sinergie industriali. I transalpini vogliono l'Italia dentro il progetto del futuro carro armato europeo insieme alla Germania.

Leonardo Oto Melara

L’Italia e la Francia hanno firmato ieri in Corsica una lettera d’intenti per la costituzione di un Polo industriale terrestre europeo che dovrebbe riguardare da vicino lo stabilimento Leonardo della Spezia. La firma è avvenuta in occasione di un incontro presso il campo militare di Raffalli a Calvi tra il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il suo omologo transalpino Sébastien Lecornu.

“Il mondo è cambiato, non si può tornare indietro e dobbiamo prepararci a scenari che possono essere anche più complessi di quelli attuali – ha detto Crosetto -. Italia e Francia devono rafforzare la loro cooperazione perché il futuro politico, militare e industriale dell’Europa parte dalle grandi nazioni che hanno costruito l’Europa. Divisi siamo deboli, ma unita l’Europa può essere forte, grazie all’eredità storica, culturale e di valori derivanti da secoli di storia e alle straordinarie capacità industriali e di conoscenze dei nostri paesi. Non ci sono partiti politici o elezioni che ci dividano; abbiamo lo stesso interesse e lo stesso obiettivo: servire al meglio la nostra nazione”.

Guideo Crosetto e  Sébastien Lecornu (ph Ministero Difesa)

 

La lettera di intenti segue una serie di colloqui tra i due governi iniziati alla fine del 2022. Segue soprattutto la firma dell’alleanza strategica tra Leonardo e Knds, consorzio franco tedesco, avvenuta lo scorso dicembre. “Oggi abbiamo firmato una lettera d’intenti – ha aggiunto Crosetto – che punta ad avere un Polo industriale europeo nel campo terrestre dove confluiranno le migliori aziende italiane e francesi del settore. È fondamentale mettere insieme tutte le tecnologie europee migliori e fare dei poli sempre più forti perché noi avremo bisogno di investimenti importanti per reggere il passo con l’evoluzione tecnologica”.

“Se ci confrontiamo con Paesi come la Cina, abbiamo necessità di mettere a sistema risorse finanziarie, tecnologiche, industriali e umane per avere un’industria della Difesa capace di supportare le nostra Forze Armate e fornire loro equipaggiamenti e sistemi d’arma efficaci. Le Forze Armate hanno bisogno di un’industria che operi con la stessa velocità, lo stesso amore per la patria e la stessa determinazione che hanno i nostri soldati che combattono per la pace e la democrazia”.

Leonardo, polo della Spezia (ex Oto Melara)

 

Il polo industriale “ha lo scopo di rafforzare la cooperazione industriale e le capacità difensive dell’Europa attraverso lo sviluppo congiunto di nuove piattaforme terrestri – scrive il ministero della Difesa in una nota -. e il rafforzamento delle basi industriali e lo sviluppo della futura generazione di piattaforme”. Tra queste l’Mgcs (main ground combat system), il futuro carro armato europeo per cui Francia e Germania hanno firmato un accordo pochi giorni fa e per cui Parigi spinge da tempo per includere anche Roma.

 

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