Si apre potenzialmente una nuova era di crescita per l’ex Oto Melara. Dopo le parole del co-direttore di Leonardo, Lorenzo Mariani, che ieri annunciava di operazioni in corso per adeguare la fabbrica spezzina all’ampliamento dei volumi produttivi, oggi l’azienda italiana ha annunciato di aver siglato un’alleanza strategica con il consorzio franco tedesco KNDS per la “creazione di un gruppo di difesa europeo e il rafforzamento della collaborazione nel campo dell’elettronica terrestre”.
La prospettiva dunque non è più quella di una vendita dell’Oto ma di “rafforzamento delle proprie basi industriali” su base nazionale e sullo sviluppo comune della futura generazione di piattaforme per veicoli blindati, tra le quali il main ground combat system, ovvero il carro pesante europeo che dovrebbe equipaggiare diversi eserciti continentali.
“L’intesa è in linea sia con la strategia definita dal Ministero della Difesa italiano nel Documento programmatico Difesa 2023-2025 – recita la nota -, sia con il piano di azione dell’accordo recentemente siglato dai governi di Italia e Germania”. Il ministro della Difesa Guido Crosetto era stato in visita all’omologo tedesco Boris Pistorius nello scorso maggio per trattare il tema, mentre a novembre si era tenuto un vertice intergovernativo a Berlino con Meloni e Scholtz.
Più nel breve, dal punto di vista industriale Leonardo e Knds hanno siglato un’intesa per l’implementazione congiunta del programma di approvvigionamento del main battle tank basato sul Leopard 2A8, una commessa da almeno 4 miliardi di euro per la quale si era ventilata l’ipotesi di destinare la produzione a Termini Imerese in Sicilia. “Le aziende collaboreranno nello sviluppo, nella costruzione e nella manutenzione del Leopard 2A8 per l’Esercito Italiano, oltre che nelle piattaforme di supporto. L’obiettivo congiunto è accrescere ulteriormente le capacità di produzione e sviluppo in Italia e di utilizzarle per futuri progetti europei e di export”. Oltre ai Leopard, l’esercito deve rinnovare nei prossimi anni anche il parco dei veicoli da combattimento di fanteria per sostituire i vecchi Dardo.
In questa collaborazione Leonardo punta ad avere un “ruolo di primo piano grazie alla consolidata esperienza nel settore che vede in prima linea il polo della Spezia – fa sapere l’azienda -, specializzato nella realizzazione di sistema di difesa terrestri e navali, con importanti ricaduti sulla filiera locale e nazionale nonché su altri siti produttivi di Leonardo”.