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Comune rivede tempi liberazione spazi ex Vaccari, biblioteca nella nuova sede di Via Arzelà non prima di luglio

La biblioteca di Ponzano
Spazi ex Vaccari dove hanno sede biblioteca e alcuni uffici comunali

Per liberare gli spazi occupati dal Comune di Santo Stefano alla ex Ceramica Vaccari per via del comodato d’uso con la S.e.n. srl iniziato nel 2013 e chiusosi nei mesi scorsi – spazi in parte utilizzati dall’ente per biblioteca, alcuni uffici, deposito materiali; in parte assegnati a subcomodatari in relazione al Progetto Nova – occorreranno non meno di sei mesi. Lo si legge in una recente delibera approvata dall’amministrazione comunale santostefanese, che aggiorna, delineandone un incremento rispetto a una deliberazione dello scorso autunno, i tempi per la liberazione degli spazi menzionati, richiesta dalla società proprietaria una volta cessato il comodato. “I lavori di riqualificazione energetica dell’ex Dogana (in Piazza della Pace, ndr) hanno potuto essere eseguiti solo dopo che i locali sono stati liberati per il rientro degli uffici nel Palazzo comunale e, conseguentemente, la ricollocazione di parte del settore tecnico dal 1^ piano della palazzina ex Vaccari all’ex Dogana sarà completato entro questo mese di febbraio”, spiega la delibera di Palazzo civico. “La procedura di manifestazione di interesse per la ricollocazione della biblioteca comunale – si legge ancora -, ha individuato la possibilità di conseguire un comodato d’uso passivo ma con necessità di effettuare lavori di adattamento dei locali proposti per renderli idonei ad ospitare la biblioteca e, in questo caso, la ricollocazione della biblioteca potrà avvenire non prima del prossimo mese di luglio”; la nuova sede sarà in Via C. Arzelà – a cui tra l’altro è intitolata anche la biblioteca stessa -, a Santo Stefano.
Prosegue la deliberazione: “Le attività di sgombero dei locali utilizzati per deposito materiali dal Comune sono iniziate e risultano molto onerose per la differenziazione del materiale da scartare, con necessità tra l’altro di disporre di maggiori spazi di deposito disponibili ai quali il Comune sta provvedendo, pertanto la ricollocazione non potrà essere ultimata prima del prossimo mese di maggio”. E, si legge ancora nell’atto di giunta, “lo sgombero dei locali occupati dai subcomodatari, dai quali attualmente è pervenuta una sola comunicazione di rinuncia, avrà oggettivamente tempi piuttosto lunghi, in particolare qualora il Comune dovesse intraprendere azioni coattive, e considerata, altresì, l’ipotesi alternativa di stipula di appositi accordi, che gli utilizzatori potranno definire con la proprietà, compatibilmente con la destinazione urbanistica, relativamente alla quale il Comune ribadisce la volontà di tenere in vita, o realizzarne di nuovi, i progetti culturali con polo nella ex Calibratura”. La deliberazione conclude dunque segnalando che “per i motivi descritti i tempi per liberare gli opifici sono stimabili in non meno di sei mesi”.

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