Nel pomeriggio di venerdì scorso, mentre gli equipaggi di due pattuglie della Polizia locale spezzina erano impegnati nei rilievi di un tamponamento a catena accaduto in Via Buonviaggio all’altezza dell’incrocio con Via Marconi, due operatori motociclisti che stavano gestendo la viabilità a senso unico alternato hanno notato un’autovettura proveniente dalla città che sbucava dalla curva distante circa 100 metri procedendo in piena accelerazione e completamente contromano, sorpassando l’intera fila di veicoli incolonnati in direzione Buonviaggio a causa dell’incidente.
Gli agenti hanno subito bloccato l’auto per evitare un frontale e hanno deciso di sottoporre a un controllo approfondito la conducente, una donna di 56 anni residente fuori città.
Senza nemmeno attendere le richieste degli agenti, la donna scendeva dal mezzo e, in palese stato di agitazione, urlava di sentirsi male e di voler ripartire subito per raggiungere casa sua.
La Polizia locale, a quel punto, ha richiesto l’intervento di un’ambulanza per fornirle assistenza e, al contempo, verificare la fondatezza delle sue affermazioni.
Ma all’arrivo del mezzo di soccorso, l’automobilista, sebbene continuasse a urlare di star male, ha rifiutato con decisione le cure dei sanitari.
Informata che a suo carico si sarebbe proceduto per la pericolosa manovra di sorpasso vietato compiuta, con conseguente immediata sospensione con ritiro della patente, la 56enne si è alterata sino a minacciare di compiere gesti autolesionistici qualora gli agenti avessero proceduto alla verbalizzazione della multa.
Ricondotta alla ragione, la donna, non potendo più guidare, ha telefonato al padre per farsi venire a prendere. Peccato però che quando l’uomo è arrivato gli agenti hanno condotto alcuni accertamenti per assicurarsi dell’idoneità alla guida ed è emerso che il mezzo del padre stava circolando sprovvisto della copertura assicurativa obbligatoria e senza essere stato sottoposto alla revisione periodica. Così è stato inevitabile procedere al sequestro dell’auto e alla contestazione delle sanzioni per oltre 1.000 euro.
A quel punto la donna non era più contenibile, nonostante nel frattempo fosse stata raggiunta anche dal convivente, tanto che la Locale ha dovuto richiedere nuovamente l’intervento del 118 che, questa volta, la trasportava al Pronto soccorso. Ma al suo arrivo in ospedale si è subito dileguata. Il padre, invece, ha fatto ritorno verso casa a bordo del carro attrezzi intervenuto per il sequestro della sua auto.
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