LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Intervista al segretario dem

Pd all’attacco, Montefiori: “Toti smetta di prendere in giro gli spezzini. E Peracchini: di quale fantomatica svolta parla?”

Inizio anno, tempo di bilanci e progetti. Anche e soprattutto per la politica che, oltre a rimettere in ordine i pensieri, affila le armi in vista degli appuntamenti elettorali della primavera. E’ difficile, quasi impossibile, infatti, che si presenti un’annata senza elezioni. E il 2024 non farà eccezione, anzi: ci saranno sia le votazioni in ben 18 Comuni spezzini che le elezioni europee, probabilmente in un’unica chiamata ai seggi, si dice nel fine settimana del 10 giugno.
Due appuntamenti ai quali il Partito democratico provinciale guarda con molta attenzione. In Via Lunigiana, come altrove, sono già iniziati i ragionamenti sulle mosse da attuare nella costruzione delle liste e delle alleanze per i Comuni del territorio, ma all’ordine del giorno ci sono anche i temi portati dalla quotidianità e dal disegno del futuro della città e della provincia. Ne abbiamo parlato con Iacopo Montefiori, segretario provinciale del Pd da quasi due anni e mezzo.

Il picco influenzale ha portato con sé un iper afflusso ai Pronto soccorso di tutta la Liguria: per Pd e centrosinistra le responsabilità sono da cercare nella gestione del sistema sanitario regionale, per il centrodestra il problema è comune a tutta Italia. Ci dica la sua opinione.
“Da mesi denunciamo carenze in tutti i reparti, per quel che riguarda personale medico, infermieristico e addetti al comparto sottoposto già da prima del Covid a turni massacranti, per non parlare della fatiscenza delle strutture. Nei momenti di maggiore afflusso durante le feste il problema si è reso più evidente, soprattutto per il Pronto soccorso, uno dei tasti dolenti della nostra sanità. Ne è rimasto solo uno, quello del Sant’Andrea dove vengono dirottati, quasi sempre, tutti gli utenti anche quelli che si rivolgono agli altri presidi della provincia. È scandaloso che questo avvenga nel 2024 per carenze di organico e di strutture, non certo per responsabilità del personale che, al contrario, opera in condizioni critiche e in maniera encomiabile”.

A proposito di strutture: nell’intervista rilasciata a CDS il presidente Toti ha fornito un nuovo cronoprogramma, con date che questa volta sono certe: inizio lavori nella primavera 2024 e conclusione dei trasferimenti dei reparti nel 2026.
“Toti dovrebbe smettere di prendere in giro gli spezzini. Chi ha più responsabilità come il sindaco del capoluogo non è in grado di pretendere un maggiore impegno su una delle carenze di questo territorio; è scandaloso che il presidente della regione presenti come una novità l’avvio dei lavori del nuovo ospedale, visto che sono otto anni che viene annunciato periodicamente il riavvio del cantiere, dove i lavori erano in corso e sono stati fatti naufragare.
Uno dei motivi per cui è concreto il rischio che Asl non riesca a far fronte alle sue carenze è proprio il modello di finanziamento del Felettino, che impoverirà ancora di più le casse di Asl 5. La Regione non vuole farsi carico della sua parte, vuole renderlo di fatto un ospedale privato, avendo come modello quello lombardo. Già oggi troppi liguri rinunciano alle cure per liste di attesa infinite e perché non possono rivolgersi ai privati, per non parlare di un numero impressionante di utenti che si rivolgono ad altre regioni in cerca di condizioni migliori, ma di questo la Regione non si vuole occupare”.

Il sindaco Peracchini ha chiuso il 2023 parlando di grandi risultati raggiunti e ha annunciato un 2024 ricco di novità, sotto molti punti di vista.
“Peracchini di quale svolta parla? Il tunnel di Monesteroli, Spezialand, la fontana nel golfo, la passerella su Viale Italia… scelga lui quale delle promesse fatte e non mantenute rappresenta meglio la svolta. Spezia è una città ferma.
Importati studi sull’economia del territorio ci parlano di sempre maggiore migrazione verso altri territori. Faccio notare che anche i pochi settori trainanti non si devono a questa amministrazione: i grandi player della nautica avevano già scelto di venire a produrre nel nostro territorio. Da quando è al governo il centrodestra sotto questo punto di vista non è cambiato nulla. Anche nel turismo è così: la Regione nello scellerato tentativo di fare cassa sta seriamente rischiando di mettere in discussione le ricadute di un settore fondamentale come l’accoglienza sulla provincia spezzina. Il nuovo accordo sulle tariffe ferroviarie siglato con Trenitalia mette a rischio non solo il turismo alle Cinque Terre, ma le ricadute su tutto il territorio.
Ma lo studio dice anche che se non ci sarà un’inversione di rotta la provincia potrebbe passare da 221mila a 214mila abitanti”.

Il futuro dell’area Enel potrebbe essere volano di ripresa e occupazione?
“Quello dell’area Enel è un destino sconosciuto e ritengo allarmanti le risposte del primo cittadino che sostanzialmente afferma che se non è in corso il progetto a idrogeno è perché il governo nazionale della sua stessa maggioranza politica non crede in questa tecnologia. È grave che non si sia in grado di ipotizzare il futuro di quell’area, sia per quel che riguarda la restituzione di porzioni di territorio a quartieri che per decenni hanno subito in prima persona le ricadute negative, sia dal punto di vista occupazionale, che Enel ha invece portato avanti in altre parti d’Italia. Certo che se l’amministrazione si muove senza alcuna idea in testa e subisce qualsiasi decisione del governo o del player di turno, questa svolta non arriverà mai”.

Che anno è stato il 2023 per il Partito democratico?
“Il 2023 a livello provinciale vedrà un aumento delle iscrizioni, frutto di un lavoro costante della comunità democratica provinciale, di nuove rappresentanze nei territori e di un partito rinnovato su scala regionale e nazionale, grazie anche al nuovo impulso che sta dando la segretaria Schlein”.

Il 2024 si preannuncia impegnativo, con le Europee e le Amministrative a giugno.
“Il 2024 sarà un anno importante. In questa tornata è in discussione il futuro di quell’unione che ancora non è quella auspicata da De Gasperi e Spinelli, ma che certamente è stata capace anche nella drammaticità della fase pandemica, di rispondere sostenere e in qualche modo sollevare le sorti degli Stati membri. Uno degli obiettivi può essere quello che da un’Europa rinnovata nascano le condizioni per una nuova stagione di pace dentro e fuori i confini dell’Europa geografica, cosa che oggi sembra purtroppo essere solo un miraggio”.

Quali mosse in vista delle Amministrative?
“Il passaggio delle Amministrative è davvero importante, stiamo lavorando per proseguire le stagioni di buon governo nei Comuni dove amministriamo, assieme alle altre forze progressiste. Si voterà in 18 comuni e oggi siamo nelle condizioni, se sapremo lavorare bene assieme, di avanzare nello scacchiere provinciale.
Abbiamo iniziato un “tour” di assemblee nei territori che andranno al voto che proseguirà nelle prossime settimane.
Quella di giugno è una tappa importante anche perché preparatoria alle prossime elezioni regionali, credo che ai liguri interessi poco la possibilità o meno di candidarsi per terzi o quarti mandati, noi vogliamo impegnarci perché l’attuale modello di sviluppo sta creando sempre più diseguaglianze e impoverendo la regione”.

Infine, guardando già al 2025, l’ex ministro Andrea Orlando ha dato la sua disponibilità in vista delle Regionali. Cosa pensa al riguardo?
“È un fatto positivo che un esponente di primissimo piano, un dirigente nazionale del Partito Democratico si metta a disposizione. Altrettanto positive sono state le reazioni arrivate da rappresentanti delle altre forze progressiste e della sinistra ligure.
Giusto che si traguardino le regionali, dà il chiaro segno di un partito che sta già lavorando per quell’obiettivo, ma come abbiamo detto, prima dobbiamo concentrarci sulle europee e le amministrative”.

Più informazioni
leggi anche
Giovanni Toti
L'intervista
“Progetto esecutivo Felettino entro febbraio, area Enel da consegnare in fretta al mercato. E il turismo non è una mia fissazione ma impresa e lavoro”
Elezioni spezzini al voto
Alle urne tra sei mesi
In primavera i cittadini di 18 Comuni dello Spezzino saranno chiamati a rinnovare i Consigli e a eleggere un nuovo sindaco
Giovanni Toti
Partito democratico
Natale e Giannetti: “Per Toti Spezia è da vendere al miglior offerente, meglio se in cambio di garanzie sul suo futuro politico”
Davide Parodi
Intervista al segretario provinciale
Parodi: “Fratelli d’Italia al lavoro da tempo per rivedere le tariffe ferroviarie per le Cinque Terre. Acca Larenzia? Imbecilli che non c’entrano con noi”