La campanella del settembre 2024, vedrà gli alunni delle scuole medie di Sarzana sui banchi della nuova scuola media Poggi-Carducci; e con loro ci saranno anche le classi delle elementari ora provvisoriamente al Parentucelli-Arzelà, che grazie a una variante potranno anticipare l’approdo al rinnovato plesso scolastico. Stamani un nuovo sopralluogo al cantiere nel corso del quale l’amministrazione comunale ha con soddisfazione fatto il punto sull’andamento dei lavori del primo lotto (partiti nell’autunno 2022; nell’estate 2021 la demolizione delle vecchie Poggi), che sarà appunto pronto, come detto, per il prossimo anno scolastico, in linea con i piani. Ad affiancare la sindaca Cristina Ponzanelli e l’assessore alle Infrastrutture Giorgio Borrini, il progettista e direttore dei lavori ing. Giampaolo Pilloni, l’arch. Teodora Buzzanca di Ire, il direttore di cantiere geom. Luigi Quinto; al lavoro la ditta Operazione srl, Gruppo Piloda. Una visita nel corso della quale è stato possibile inoltrarsi nei vari ambienti in divenire, dalle aule alla palestra, dalla biblioteca al civic center, dall’aula magna alla sala riunioni insegnanti e così via. Costo complessivo del primo lotto, circa 12 milioni.
La futura palestra
“Penso sia chiaro a tutti il valore del percorso che abbiamo fatto – ha detto la prima cittadina Ponzanelli -. C’è stata la pima parte, dedicata a mettere assieme risorse così importanti, un’operazione non semplice per la quale dovremo sempre ringraziare Ministero e Regione. E se è difficile trovare risorse, altrettanto lo è portare in fondo i cantieri. Ma qui stiamo andando alla grande. E in un modo in cui ci si riempie spesso la bocca con il cambiamento climatico, l’attenzione all’ambiente, la sostenibilità, ecco, qua non siamo alle parole, qua tutto questo lo stiamo mettendo in pratica. Ad esempio da questo cantiere non è uscito un camion di detriti, perché le macerie della vecchia Poggi sono diventate una risorse per realizzare la base della nuova scuola”. L’assessore Borrini ha sottolineato “il lavoro di squadra che ha unito Comune, Regione, Ministero, direzione lavori, Ire: tantissimi enti e ruoli” e ha osservato che “tutto è nato da un’idea e soprattutto dal coraggio del nostro sindaco. Difficile cinque anni fa immaginare tutto questo: non c’era un euro, non c’era un progetto, non c’era il Pnrr, non c’erano bandi, non c’era niente. C’era solo un’idea: tirare giù una scuola insicura e costruirne una nuova. Ma un sindaco appena eletto ha trovato il coraggio di seguirla e oggi siamo qui. Inoltre la scorsa campagna elettorale il completamento della scuola vedeva d’accordo tutte le forze politiche; certo, a intraprendere questo percorso è stata l’amministrazione Ponzanelli, ma comunque c’è un coinvolgimento della comunità che si sente, è bello e troverà compimento con la prima campanella del prossimo anno scolastico”.
“Se ho avuto coraggio è stato anche grazie a chi avevo attorno: la maggioranza, Giorgio, la Regione… il merito è da estendere”, ha detto Ponzanelli. “Hanno fatto anche interrogazioni parlamentari per farci dichiarare decaduti da un finanziamento, eccolo qua come è decaduto”, ha osservato la prima cittadina in riferimento a un’iniziativa a suo tempo intrapresa dal Partito democratico. “Adesso la città, tutte le forze politiche sono unite nel dire che bisogna finire la scuola – ha aggiunto Borrini -. A settembre 2018 il Pd diceva che andava mantenuta la vecchia scuola alleggerendola di un solaio, il Movimento cinque stelle diceva che non sarebbero stati mai trovati i soldi e che stavamo buttando i bambini fuori dalla scuola. Adesso però la comunità è unita verso l’obbiettivo“.