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Accademia del gusto ricorda il bicentenario

Mesciua e stoccafisso alla genovese per ricordare il Generale Chiodo

Carozza fra Scorsone e Faconti
Serata speciale per l’Accademia del Gusto con mes-ciüa e stoccafisso alla genovese per ricordare il bicentenario della nascita di Domenico Chiodo (30 ottobre 1823 – 30 ottobre 2023) architetto italiano, ufficiale del Genio militare e generale che effettuò nel 1857 su incarico di Camillo Benso Conte di Cavour lo studio di fattibilità per un cantiere navale nel Golfo della Spezia. “Domenico Chiodo – ha spiegato Nicola Carozza, presidente Accademia del Gusto nell’introduzione – intuì le potenzialità del golfo e propose alla Spezia la realizzazione di un grande arsenale per rispondere alle necessità del regno di Sardegna prima e d’Italia dopo.
La stessa mes-ciüa è un piatto che trae la sua origine, secondo le ricerche d’archivio del pittore Amilcare Bia, in quel periodo storico: farro, ceci e cannellini sapientemente mescolati, cotti e conditi con olio di oliva garantivano una dieta uniforme agli operai e ai detenuti che lavoravano al regio arsenale. Un piatto semplice ed economico, da servire e da consumare in gamelle, molto proteico, equilibrato e ricco”. “Domenico Chiodo diresse i lavori di costruzione dell’Arsenale, che iniziarono il 21 aprile 1862 e terminarono il 28 agosto 1869 – lo ha ricordato il Capitano di Vascello Marco Sina, Capo reparto Manutenzioni Navali dell’Arsenale che ha portato ai numerosi accademici i saluti del Contrammiraglio Giuseppe Scorsone, direttore dell’Arsenale – l’importanza dell’opera e del protagonista dell’epoca Domenico Chiodo è testimoniata tutt’oggi dalle mura, dagli edifici, dai bacini dell’Arsenale Marittimo Militare. Oggi noi abbiamo il compito di proiettare tale memoria nel futuro e potremmo farlo grazie agli investimenti del progetto Base Blu che poterà alla Spezia alcune delle unità maggiori della Marina Militare e dalla costituzione del Polo nazionale della Subacquea di cui è stato firmato nei giorni scorsi il decreto dal Ministro”.
“Il rapporto tra industria e Marina Militare – ha dichiarato Paolo Faconti, direttore Confindustria La Spezia – è stato importante nel passato, lo è nel presente e lo sarà anche nel futuro. L’arsenale militare ha accelerato i processi demografici ed è stato certamente uno stimolo all’innovazione tecnologica e alla creazione di nuove aziende”. Al termine l’Ammiraglio Roberto Liberi ha letto la descrizione riportata dalla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia dell’inaugurazione dell’Arsenale, con il riempimento di acqua di mare dei bacini di carenaggio avvenuta il 28 agosto 1869. Per la serata è stato proposto dalle ‘mitiche’ Enrica e Grazia Calzetta un ricco menu con frittelle di baccalà, acciughe sotto sale al verde, torta di zucca, mes-ciüa, stoccafisso alla genovese e torta di mele.
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