Oltre cento ragazzi e ragazze under 24 in cura presso il Sert della Spezia, molti per problemi di ludopatia e un’altra buona fetta per tossicodipendenze varie. Una marea che è diventata montante dopo la pandemia, a cui la Croce Rossa Italia, in collaborazione con Fondazione Carispezia, prova a fare da argine con un’opera di sensibilizzazione direttamente nelle scuole. L’iniziativa “Non dipendere. #Vivi” organizza 45 incontri con mille studenti del liceo classico Costa, del Fossati, del Capellini-Sauro, l’artistico e l’istituto per geometri Cardarelli. A parlare con ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni saranno i giovani della Croce Rossa.
“L’adolescenza è un momento delicato in cui possono insorgere atteggiamenti di negazione della vita – dice Linda Messini, medico e consigliera della Fondazione Carispezia – che devono essere subito segnalati e affidati a persone di competenza all’interno di una rete. Il fatto di far comparire una voce non adulta in questo schema può fare la differenza e dare un contributo importantissimo”. Questione di linguaggio, di esperienze comuni. Un’azione completamente diversa da quella della repressione, messa in atto ogni giorno dalla Polizia Locale, che si è munita anche di un cane antidroga da qualche mese, e dalla Guardia di Finanza.
“Spesso si pensa che questi problemi riguardino gli altri e soprattutto le grandi città, ma non è così – sottolinea Fabio Dardengo, responsabile giovani della CRI -. Questa è una cosa che vogliamo fa capire, insieme al fatto che la salute è benessere fisico ma anche psicologico. Si pensa subito agli stupefacenti quando si parla di dipendenze, ma in verità lo spettro dei pericoli è ben più ampio”. Oltre a fumo, droghe e alcol, le dipendenze giovanili che si stanno imponendo dopo la pandemia riguardano il gioco d’azzardo, i social network e l’attività online che può portare all’isolamento sociale, fenomeno conosciuto come hikikomori.
“Gli incontri saranno il più possibile interattivi, vogliamo parlare e confrontarci su esperienze reali – continua Dardengo -. Oltre agli incontri nelle scuole, organizzeremo delle esperienze sensoriali in piazza. Un locale dove si simula una serata in discoteca che finisce con la morte dopo l’assunzione di una pasticca. Usciti dall’esperienza, se ne parla assieme”. Un modo di approcciare il problema “alla pari” che ha già dato ottimi frutti con Saturday night live, iniziativa legata all’uso di alcol e alla guida. “In questo periodo post pandemia è particolarmente urgente intervenire sul disagio giovanile – spiega Luigi De Angelis, presidente della Croce Rossa – I giovani della Croce Rossa si sono già rivelati molto efficaci nel contattare i coetanei”.
Previsti infine tre incontri presso la sala studio Accademia, aperti alla popolazione, per approfondire alcuni aspetti medici e legali. Lunedì 17 aprile tutte le scuole coinvolte saranno al Palasport per ascoltare al storia di Giorgia Benusiglio, milanese che nel 2023 dovette affrontare un trapianto di fegato dopo aver assunto ecstasy.
