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Interrogazione in consiglio regionale

Natale: “Esodo forzato di famiglie spezzine al Gaslini anche per appendiciti e fratture”

“Sono già 36 i pazienti pediatrici che, dal 1° luglio al 21 novembre 2022, sono stati trasferiti dalla Spezia al Gaslini a seguito dell'accorpamento delle unità pediatriche liguri su Genova", denuncia il consigliere democratico. "8 hanno subìto un intervento chirurgico: una frattura ad un femore, uno scroto acuto, una cisti splenica e poi 5 appendici acute. Molte di queste problematiche venivano prima prese in carico direttamente alla Spezia, senza bisogno di assistere a questo vero e proprio esodo verso Genova".

Reparto di Pediatria

“Sono già 36 i pazienti pediatrici che, dal 1° luglio al 21 novembre 2022, sono stati trasferiti dalla Spezia al Gaslini a seguito dell’accorpamento delle unità pediatriche liguri su Genova. Decine di famiglie che hanno dovuto spostarsi dalla propria città e dal proprio contesto, in momenti delicati come quelli della malattia di una figlia o di un figlio. Se questa è la soluzione che la giunta Toti vuole perseguire da qui in poi, siamo di fronte ad un vero disastro”. Lo ha detto Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione in merito ai trasferimenti di pazienti pediatrici da ASL5 al Gaslini iniziati negli scorsi mesi a seguito del progetto della giunta regionale di fare delle pediatrie della Spezia, Savona, Imperia, Pietra Ligure e Lavagna, dei poli dell’istituto genovese.

Dei 36 pazienti spezzini che hanno dovuto viaggiare per curarsi, 8 hanno subìto un intervento chirurgico: una frattura ad un femore, uno scroto acuto, una cisti splenica e poi 5 appendici acute. L’età media dei piccoli pazienti era di 6,4 anni secondo i dati dello stesso Gaslini. “Molte di queste problematiche venivano prima prese in carico direttamente alla Spezia – continua Natale -, senza bisogno di assistere a questo vero e proprio esodo verso Genova. Non abbiamo mai avuto rimostranze sul trattamento ricevuto presso il reparto di pediatria dell’ospedale Sant’Andrea. Anzi. Solo per i problemi più gravi le famiglie erano costrette a rivolgersi al Gaslini, che rimane un ospedale d’eccellenza di cui siamo tutti orgogliosi”.

Il progetto, ricorda il consigliere democratico, non prevedeva solo l’accorpamento. “Parte integrante era la creazione dei protocolli per gestire nelle sedi locali le possibili ‘aree di confine’ (interventi di bassa intensità in fasce d’età più avanzate), definire l’organizzazione per ‘contenere eventuali trasferimenti realmente non necessari’ e attivare ambulatori con personale Gaslini presso le sedi distaccate”.

Davide Natale

 

“Perché tutte queste misure non sono state messe in campo prima? – si chiede Natale – Perché si è iniziato invece dal chiedere alle famiglie di spostarsi personalmente? Perché nella sanità totiana c’è sempre una rincorsa dei problemi, a volte autocreati, invece che la capacità di prevenirli? Qui non si discute la qualità del servizio, ma il disagio a cui sono obbligate le famiglie della Spezia come di Savona. Abbiamo chiesto di capire se vi è una logica amministrativa tra enti diversi in questa scelta, ma non ci è stata data risposta. Intanto gli effetti ricadono già oggi sui cittadini”.

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