Il movimento Palmaria sì, masterplan no denuncia che “per incrementare un afflusso turistico sempre più banalizzato (che andrà solo ad aumentare il numero di residenze secondarie, disabitate gran parte dell’anno, in un Comune già in forte impoverimento demografico), privando altresì la collettività di beni e di luoghi preziosi per lo studio collegati a un circuito turistico attento e rispettoso dell’ambiente, oggi, martedì 20 dicembre, il Comune di Porto Venere intende procedere con massicce privatizzazioni che conducono a risultati opposti rispetto a quelli per cui l’istituzione di Patrimonio dell’Umanità (ripetiamo, patrimonio dell’Umanità) è stata creata”.
“Privatizzazione – proseguono i membri dell’associazione che si oppone al disegno del Comune di Porto Venere per l’isola Palmaria – significa interesse privato a svantaggio del collettivo, quindi maggior consumo di suolo, impoverimento della biodiversità, standardizzazione paesaggistica con la cancellazione dei caratteri originali, in un ecosistema unico e delicato. Noi denunciamo quest’operazione che riteniamo dissennata e ci rivolgiamo alla direzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) perché intervenga e faccia sospendere la deriva con effetti irreversibili con i quali l’amministrazione di Porto Venere vuole stravolgere l’unicità di questo spazio geografico che comprende il magnifico borgo antico e la sua isola ricca di valori naturalistici”.
“Privatizzazione – proseguono i membri dell’associazione che si oppone al disegno del Comune di Porto Venere per l’isola Palmaria – significa interesse privato a svantaggio del collettivo, quindi maggior consumo di suolo, impoverimento della biodiversità, standardizzazione paesaggistica con la cancellazione dei caratteri originali, in un ecosistema unico e delicato. Noi denunciamo quest’operazione che riteniamo dissennata e ci rivolgiamo alla direzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) perché intervenga e faccia sospendere la deriva con effetti irreversibili con i quali l’amministrazione di Porto Venere vuole stravolgere l’unicità di questo spazio geografico che comprende il magnifico borgo antico e la sua isola ricca di valori naturalistici”.
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