Prosegue il dibattito sul blitz antidroga dei giorni scorsi al Parentucelli Arzelà sul quale si era espressa anche una docente dei Cobas. Oggi è invece il sindaco Cristina Ponzanelli a intervenire ma in risposta ad un volantino anonimo che qualche mattina fa è stato diffuso nel liceo di Sarzana che parla di perquisizioni e “studenti in fila con le mani al muro in puro stile repressivo/inquisitorio interrompendo la lezione, urlando e umiliando gli studenti”.
“Così non va – replica Ponzanelli – non sono “sbirri” ma uomini e donne che lavorano ogni giorno per la sicurezza di tutti. Il problema non sono le forze dell’ordine nelle scuole, ma la droga nelle scuole. La scuola non è, né può essere, un porto franco dove drogarsi o spacciare, ma uno spazio sicuro di istruzione e crescita personale e tutte le istituzioni, con le forze dell’ordine, collaborano a questo scopo. Per quei pochi che pensano che a scuola sia tutto possibile e tutto permesso, state sbagliando. Ai genitori del ragazzo trovato con un etto di hashish, che hanno chiesto aiuto e ringraziato per i controlli svolti, dico grazie
Grazie alle Istituzioni scolastiche – conclude – che con le Forze dell’ordine e tutte le Istituzioni hanno sempre organizzato eventi e progetti formativi e di prevenzione. Bisogna proseguire su questa strada, con ancora più impegno, ma le forze dell’ordine che lavorano per tenere lontana la droga dalle scuole non saranno mai il nemico. Mai. Ragazzi, prima di scrivere certe cavolate e cercare di criminalizzare le forze dell’ordine e la dirigenza scolastica che ha chiesto il loro supporto, riflettete su quale sia davvero il problema”.
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