“Al Sant’Andrea della Spezia è già presente un punto della Polizia di Stato è vera solo sul piano delle ipotesi, perché quel punto resta desolatamente vuoto da molti anni, per gli stessi motivi che affliggono la Sanità nazionale e locale: tagli e risparmi anche sulle forze dell’ ordine”. E’ quanto precisa l’Ordine delle professioni infermieristiche spezzinosul tema sicurezza in ospedale e sul punto della Polizia di Stato nei pressi del nosocomio spezzino.
Le funzioni di competenza di quell’ufficio che fino a un po’ di tempo fa raccoglieva anche le denunce e aveva funzioni di “area protetta” sono carico della Polizia di Stato, Asl 5 ne concede solamente gli spazi fisici. Tra lo scoppio della pandemia, i pensionamenti e la carenza di nuove divise il presidio è sguarnito e potrebbe tornare pienamente operativo solo con l’arrivo di nuovi poliziotti.
Su questo punto l’Ordine delle professioni infermieristiche spezzino spiega: “Da tempo come Ordine, di fronte alle aggressioni a colleghi e sanitari tutti, chiediamo la riapertura di questo punto che, pur se soprattutto dedicato ai rilievi di natura amministrativa, permetterebbe comunque una certa dissuasione nei confronti di potenziali aggressori: non certo la panacea di tutti i mali, ma qualcosa in più del nulla. Su questi temi il nostro presidente ha risposto alle domande della III Commissione Consiliare del Comune spezzino, convocata dal presidente Cenerini lo scorso 24 novembre, e nei giorni scorsi ha presentato gli stessi argomenti al Prefetto, dottoressa Maria Luisa Inversini, che il nostro Ordine ringrazia per la sensibilità ed attenzione che ha dimostrato sul tema e, più volte, nei confronti dell’impegno dei sanitari”. Sulla stipula dell’accordo tra Asl 5 e Polizia locale, l’Opi precisa che c’è il pieno appoggio da parte dell’Ordine.