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Intervento di "sarzana si può"

“Case di comunità possono essere uno strumento essenziale per la sanità territoriale”

Tetti di Sarzana

L’Associazione civico-culturale “Sarzana si può” nel rispetto di uno dei propri principi cardine, ovvero la condivisione e promozione di temi importanti per la collettività, intende contribuire alla conoscenza della proposta delle Case di Comunità, strumento essenziale per l’implementazione dell’efficienza della sanità territoriale, in base a quanto specificato nella corposa progettualità del settore 6 del PNRR.
Le Case di Comunità sono strutture sanitarie promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luoghi privilegiati per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria.
Sono il luogo in cui il Cittadino può trovare risposte alle proprie esigenze sanitarie in quanto in tali strutture è prevista la presenza del Medico di Medicina Generale, del Pediatra di Libera scelta, dell’Infermiere e di una serie di Specialisti Ambulatoriali, nonché dell’Assistente Sociale.
Nella Casa della Comunità sarà presente l’Infermiere di famiglia, figura già introdotta dal Decreto Legge n. 34/2020 che, grazie alle sue conoscenze e competenze specialistiche nel settore delle cure primarie e della sanità pubblica, diventerà il professionista responsabile dei processi infermieristici in famiglia e Comunità.
La Casa della Comunità, mediante specifico supporto informatico, raccoglierà le informazioni sanitarie dei Pazienti ed avrà un ruolo chiave anche nei percorsi di prevenzione.
Alla luce di quanto sopra menzionato, è quanto mai essenziale per “Sarzana si può” aprire tavoli di confronto tra l’Azienda Sanitaria, l’Amministrazione e le Associazioni stesse che possono portare un contributo importante in termini di suggerimenti operativi, essendo vicini a coloro che riceveranno i servizi.
Perché le case di comunità non rimangano bellissimi contenitori vuoti occorre fare assoluta chiarezza, nei modi e nei tempi giusti, su almeno due aspetti fondamentali:
1) quanto e quale personale si dovrà utilizzare per il miglior funzionamento di queste case;
2) quale possibile interazione, in termini migliorativi, queste nuove strutture avranno con l’Ospedale, ad esempio con il San Bartolomeo, che per quanto ci riguarda dovrà rimanere presidio sanitario indispensabile e valorizzato al massimo delle sue potenzialità.
“Sarzana si può” si propone lo scopo di accendere i riflettori su processi di cruciale importanza per la cittadinanza e la creazione in Provincia delle Case della Comunità è senz’altro uno di questi; si auspica che la progettualità in essere sia quanto più ampiamente condivisa e divulgata al fine di concretizzare la massima efficienza operativa.
“Sarzana si può” vuole essere ancora una volta uno strumento di ascolto e di supporto per tutti coloro che troppo spesso subiscono l’attuazione di progetti già pianificati altrove, senza tener conto delle realtà peculiari del territorio.
La nostra intenzione è quella di avviare una riflessione costruttiva destinata a Tutte le Istituzioni coinvolte nella progettualità del PNRR con l’auspicio che i Territori siano sempre più ascoltati.

Roberta AMBROSINI per “Sarzana si può”

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