Domani l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, sarà al Salone della Formazione di Regione Liguria, “Orientamenti”. Il Presidente Toti non perda l’occasione di chiedere un impegno pubblico affinché Oto Melara rimanga italiana e venga acquisita dal colosso italiano della cantieristica. Possiamo continuare a costruire navi militari andando a rifornirci per le armi dai tedeschi o dai francesi? Se vogliamo essere competitivi e rimanere al vertice una simile soluzione sarebbe impraticabile oltreché del tutto inadeguata. Se è vero che Oto Melara è fondamentale per La Spezia e la Liguria a maggior ragione è vero come essa lo sia per l’Italia, per lo sviluppo economico del Paese e per l’intero comparto industriale.
Leonardo non può vendere lo stabilimento spezzino a una società straniera. Se vuol cederla deve farlo a Fincantieri che ha tutte le carte in regola per acquisirla anche con l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti. Nell’operazione, è logico, si debba almeno garantire i livelli occupazionali attuali, il mantenimento dello stabilimento sul territorio spezzino, la valorizzazione dell’indotto e dei fornitori locali e nazionali e gli investimenti sui reparti presenti senza spacchettamenti, destrutturazioni o trasferimenti.
Per anni abbiamo sentito parlare di un polo della Difesa alla Spezia. Per anni l’Italia si è vantata di aver pochi rivali, nel mondo, nelle tecnologie navali e militari. Da anni Fincantieri è, con la sua produzione navale, tra i leader industriali mondiali.
Se l’idea balzana di vendere a una società straniera dovesse prendere ulteriore corpo potremmo dire addio a tutto questo. Bono deve dichiarare la disponibilità di Fincantieri a finalizzare l’operazione industriale e il Governo deve intervenire in questa direzione. Il Primo Ministro Draghi non può mostrarsi sordo e cieco difronte a questo scenario. La Regione Liguria e il Comune della Spezia devono attivarsi immediatamente con un tavolo che metta a sedere sigle sindacali e rappresentanze industriali coinvolte. Non c’è tempo da perdere.
Francesco Battistini (PD)
ex Consigliere regionale della Liguria