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Spezia calcio

SOFFRE E POI REAGISCE, LO SPEZIA RISCHIA IL COLPACCIO

Contro il Chievo gli aquilotti perdono Vignali e Mora per infortunio nella prima mezz’ora e vengono salvati da Scuffet. Nella ripresa prendono in mano il centrocampo e vanno vicini a battere la corazzata di Marcolini.

Spezia-Chievo

SPEZIA-CHIEVO V. 0-0

SPEZIA (4-3-3)
Scuffet; Vignali (15’pt Ferrer), Terzi, Capradossi, Ramos; Bartolomei, Ricci M., Mora (27’pt Maggiore); Ragusa, Gudjohnsen (29’st Gyasi), Bidaoui. A disp. Krapikas, Erlic, Bastoni, Benedetti, Burgzorg, Ricci F., Mastinu.
All. Vincenzo Italiano

CHIEVO V. (4-3-1-2)
Semper; Dickmann, Vaisanen, Cesar, Cotali; Segre, Obi (32’st Esposito), Bertagnoli (10’st Giaccherini); Garritano; Meggiorini (40’pt Ceter), Rodriguez. A disp. Pavoni, Nardi, Pucciarelli, Pina Nunes, Leverbe, Frey, Brivio, Rovaglia, Rigione.
All. Michele Marcolini

Arbitro: Francesco Fourneau (Roma 1)
Assistenti: Fabrizio Lombardo (Sesto San Giovanni), Domenico Palermo (Bari)
Quarto ufficiale: Alberto Santoro (Messina)

Angoli: 3-4
Ammoniti: Maggiore, Gudjohnsen, Ricci M.
Recupero: 5’+3’

Spettatori 5.224 di cui 114 ospiti

Pre partita
C’è la fa l’islandese. Lasciato a riposo martedì scorso ad Empoli dopo aver preso una botta contro la Juve Stabia, il centravanti ritrova il posto da titolare questa sera. Occasione per confermare il buon momento di forma, con in più la possibilità di poter trovare un partner motivato almeno quanto lui in Ragusa, finalmente arrivato a toccare una condizione soddisfacente e pronto a sfruttare la chance che Italiano gli concede. Rispetto al turno infrasettimanale le altre novità sono Vignali a destra e Mora che torna dal primo minuto al posto di Maggiore.
Marcolini non conferma il 3-5-2 visto contro il Crotone ma torna al 4-3-1-2 di inizio stagione. Dentro Garritano come trequartista, Obi è il regista di rottura con Segre e Bertagnolli ai suoi fianchi. Accanto a Meggiorini c’è Rodriguez, reduce dal gol vittoria segnato tre giorni fa.

PRIMO TEMPO
Meggiorini è uno degli uomini da guarda a vista e lo dimostra subito al secondo minuto, quando salta Capradossi al limite e tira deciso in porta. Scuffet è bravo a respingere ma il pallone finisce sui piedi di Bertagnoli che manca il tap in. L’inizio degli ospiti è di quelli che vogliono mettere le cose in chiaro, di una squadra forte di nove risultati utili consecutivi. Il pressing è alto e lo Spezia non ha facilità a giocare il pallone dalla propria area, pur non volendoci rinunciare. Matteo Ricci è seguito da vicino da Garritano e così lo scarico sugli esterni diventa una scelta obbligata.

Scuffet miracoloso, Vignali colpo da ko
Lo Spezia prova sulle fasce, il Chievo si incunea al centro e crea grossi pericoli. Scambio i grande velocità tra Segre e Rodriguez che manda in area Garritano: sinistro secco e parata fenomenale di Scuffet che manda il pallone sul palo. Lo choc però arrivare nell’azione dopo, quando Vignali si scontra con la testa di Cotali su di un cross. Botta alla tempia, il terzino spezzino rimane a terra con gli occhi persi nel vuoto. E’ un colpo da ko. Il difensore viene portato fuori dai sanitari e per lui ci saranno quasi certamente degli accertamenti da fare in ospedale. Italiano quindi deve cambiare subito, dentro Ferrer.

C’è solo Scuffet in campo, oltre al Chievo
Marcolini l’ha preparata davvero bene. Gli aquilotti hanno difficoltà a far partire il palleggio, presi altissimo dagli attaccanti e obbligati al lancio lungo che non raggiunge mai il lungo Gudjohnsen. C’è tanta imprecisione e troppo affanno. Così un pallone schizza sul piede di Segre dopo una respinta raffazzonata di Capradossi e il tiro che ne parte è un bolide che Scuffet vede all’ultimo ma riesce in ogni caso a respingere con le due mani. Ancora un intervento maiuscolo del portiere friulano.

Anche Mora si fa male, serata da incubo
Proprio quando lo Spezia prova a mettere fuori la testa, la seconda tegola per Italiano. Anche Mora si fa male in un contrasto, facendo segno di un problema muscolare alla gamba destra. Al ventisettesimo minuto tocca a Maggiore, secondo cambio per i padroni di casa. Lo spezzino si fa a piazzare sul centrodestra mentre Bartolomei si sposta alla sinistra di Matteo Ricci.
Chievo pericoloso ma Spezia che prova ad uscire dal guscio. La manovra però non è molto organica soprattutto perché a centrocampo i bianchi non la prendono mai. Bisogna vincere qualche contrasto, imporsi anche fisicamente. Il Chievo corre molto di più e si suppone che alla lunga allenti il ritmo, anche se in pratica parte dal vantaggio di poter avere due sostituzione i più. Maggiore è entrato con la voglia proprio di invertire il trend in mezzo e al terzo fallo di seguito si prende il giallo, ma è chiaro che ha capito dove c’è da cambiare andazzo.

Anche Meggiorini rimane a terra
Al minuto 40 è Meggiorini a rimanere a terra per un problema muscolare e anche lui dovrà essere cambiato. Marcolini manda dentro Ceter che si presenta con un brutto fallo su Ramos che gli guadagna la prima reprimenda dell’arbitro Fourneau.

Ancora Scuffet, oggi un monumento
Ora c’è più aria e anche lo Spezia si affaccia in avanti grazie ad una sgroppata di Bidaoui che poi cross di sinistro trovando però l’errore di Maggiore che poteva servire Ragusa di prima in area. E’ però ancora il Chievo ad andare vicino al gol con un tiro poderoso di Garritano che prova a battere uno Scuffet che oggi è in grandissima forma: mano destra aperta a levarla da sotto la traversa. Il portiere si ripete due minuti dopo quando Terzi serve inavvertitamente ancora Garritano in area, a meno di cinque metri dalla porta: ostacolato da Capradossi, il tiro è centrale e potente e il numero 1 lo blocca. Dominio ospite, ma Scuffet sta tenendo a galla lo Spezia.

SECONDO TEMPO
Parte bene lo Spezia nella ripresa, evidentemente catechizzato negli spogliatoi da Italiano. E’ come sempre Bidaoui a seminare il panico con il suo classico movimento ad accentrarsi dalla sinistra, il destro è deviato in angolo. Prova quindi subito a scrollarsi le brutte sensazioni dei primi 45 minuti la squadra bianca, più volte vicina a capitolare se non fosse stato per la grande serata di Scuffet.

Ora è apertissima, Marcolini si gioca la carta Giaccherini
Ora il palleggio ha forma, anche perché il Chievo non pressa più come prima. E allora è ancora a sinistra che ri cerca gloria, questa volta con Maggiore che si incunea e poi di sinistro mette dentro teso dove Gudjohnsen è anticipato di un soffio da Vaisanen. Neanche il tempo per mettersi le mani sui capelli che dal fronte opposto c’è Garritano liberato da Rodriguez in area, vince un rimpallo e al momento del tiro c’è Ramos in scivolata disperata a salvare tutto. E’ qui che Marcolini richiama Bertagnoli per Giaccherini, uno dei giocatori con più qualità di tutto il campionato.

Gudjohsen da fuori: palo!
Ora è un altro Spezia, capace di portare pressione al Chievo fino al limite dell’area avversaria. Manca solo il guizzo e per poco non trova Gudjohsen quando riesce a liberarsi ai 25 metri, sinistro secco rasoterra che batte Semper ma centra il palo e torna in campo. La partita ha cambiato totalmente d’inerzia, semmai è incredibile che sia ancora sullo 0-0 e grande merito è di Scuffet che ancora una volta compie un intervento di rara bravura mettendo in angolo un colpo di testa di Rodriguez da due passi dopo un assist fortunoso di Giaccherini.

Ancora Chievo, ma Italiano vuole vincerla
Gudj si prende un giallo senza aver toccato in verità Vaisanen quando mancano 25 minuti alla fine. Squadre più lunghe, pallone che schizza da una parte e dall’altra. Ceter vince un duello con Ramos anche grazie all’esperienza, ma è una delle poche sbavature dell0uruguaiano che sta giocando alla grande. Palla in area che viene solo sfiorata, il rischio arriva quando Garritano rimette dentro senza che nessuno la tocchi. Il palo è sfiorato di qualche frazione di centimetro al massimo. Italiano però vuole vincerla e si gioca quindi il suo terzo cambio: dentro Gyasi per Gudjohnsen. Ultimo cambio anche per Marcolini, con Esposito che rileva Obi.

Italiano ha consumato le suole
Dieci alla fine, la partita è davvero combattutissima. Il Chievo ha più qualità, lo Spezia pare avere più energie ma anche un solo errore può decidere la sfida. Maggiore dà un saggio di bravura rifilando a Garritano un tunnel che lo libera per l’ingresso in area, ma poi l’assist viene intercettato da Cesar. Italiano cammina avanti e indietro nell’area tecnica, mentre Marcolini non smette di incitare i suoi.

Tre chance Spezia nel recupero
Sono 3 i minuti di recupero che vedono ancora entrambe le squadre mettercela tutta. Il secondo tempo va ai punti nettamente allo Spezia, che forse non ha avuto occasioni clamorose tante quante il Chievo nella prima frazione ma ha imposto il proprio ritmo e preso in mano il centrocampo dimostrando di essere una squadra nuova rispetto a tre settimane fa. Nel finale è Bartolomei a mettere i brividi ai veneti con due tiri da fuori: il primo deviato tra le braccia di Semper e il secondo fuori di tre metri. Ma il colpo del ko ce l’ha Gyasi a venti secondi dalla fine, quando Maggiore mette un grande pallone in area e l’italohanese può volare in cielo: colpo di testa centrale. Finisce 0-0, quarto risultato utile consecutivo per gli aquilotti.

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