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"salvaguardia da cemento"

"Eliminare la catenaria della spiaggia delle sule? Dismessa dal 2006"

Spiagge, l'opposizione consiliare di Porto Venere si rivolge alla Regione.

La coppia di sule riprende a nidificare sulla nuova barca

Il gruppo consiliare di opposizione ‘Porto Venere Bene Comune’ ha predisposto un documento di osservazioni relativo al recente nulla osta rilasciato con prescrizioni dalla Regione Liguria riguardante le spiagge e le aree demaniali di Porto Venere. Nel testo, inviato alla Regione Liguria e al Comune, si richiede l’annullamento/rettifica del nulla osta stesso e delle delibere consiliari propedeutiche e successive “in quanto è emersa una grave omissione che ha sicuramente falsato la valutazione della proposta formulata dall’amministrazione comunale”, spiegano i quattro consiglieri del gruppo Fabio Carassale, Saul Carassale, Francesca Sacconi e Franco Talevi. Vale a dire? Vale a dire, spiegano dall’opposizione, che nel ‘Progetto di utilizzo’ si parla della riorganizzazione della baia menzionando la necessità “dell’eliminazione di una catenaria di fatto già eliminata con un provvedimento del 2006 e riapparsa forse per errore sulle mappe – e di fatto quasi inesistente ed inutilizzata da anni-, posta nello specchio acqueo di fronte alla spiaggetta ‘delle Sule’, dove stazionano ormai esclusivamente le imbarcazioni predisposte per la nidificazione”. Una catenaria, osservano i consiglieri, dismessa “ a seguito della relizzazione del prolungamento dei moli Tino e Tinetto”. Per l’opposizione, quindi, il decreto di Nulla osta è viziato da “presupposti errati” ed è “in palese contraddizione con quanto giustamente invece affermato nel Decreto Dirigenziale n. 2644 del 4 settembre 2006 dove attraverso la razionalizzazione della nautica si preservava e riqualificava l’importante tratto di arenile divenuto successivamente, a seguito della nidificazione di una coppia di sula bassana, la Spiaggetta delle Sule”.

Nel documento si rilevano poi alcune osservazioni riguardanti l’estensione della nuova spiaggia libera attrezzata dell’Olivo (i consiglieri segnalano una “definizione imprecisa per eccesso […], dovrà essere riparametrata ai 76 metri autorizzati” fra lo stabilimento Royal e il canale tombinato dell’Olivo) e la collocazione di un ulteriore pontile in fregio all’ultima porzione di spiaggia libera, di fronte allo stabilimento Le Terrazze. Su questo secondo punto gli esponenti della minoranza esprimono “forti dubbi riguardo ad una nuova promiscuità tra funzione nautica e balneazione peraltro in danno dell’unico risicato tratto di arenile effettivamente libero presente sulla terraferma a Porto Venere, tratto inferiore ai 100 metri; recentemente in caso analogo relativo alla spiaggetta delle Grazie si sono verificate problematiche date proprio da questa promiscuità”. E riportano la mail indirizzata dalla Navigazione Golfo dei Poeti a Comune e Capitaneria per segnalare i tuffi di frotte di ragazzini dal pontile graziotto dove attraccano i natanti della compagnia, con tutti i rischi conseguenti.

L’obbiettivo dei consiglieri è arrivare a una rivalutazione complessiva della proposta di Variante al Pud portovenerese “alla luce di corretti presupposti, in modo che possa davvero essere salvaguardato dalla cementificazione un tratto di costa ancora naturale, nel risicato quadro a disposizione della libera fruizione per la balneazione: a Porto Venere sulla terra ferma rimangono solo 98 ml di spiaggia veramente libera!”.

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