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Aumento del 6% sul prezzo del biglietto

Meno treni, più cari. Natale e Centi: “Bloccare aumenti. Cinque Terre Express costerà il 25% in più”

Verso la stagione turistica con un ritocco "robusto" ai prezzi. Così la nuova Cinque Terre Card invernale ha subito un aumento del 13,8%. I consiglieri di minoranza: "Altra criticità è rappresentata dal fatto che i nuovi convogli offrono il 15% di posti in meno rispetto a quelli sostituit. Coi ricavi ci pagano le linee degli altri collegamenti con minor utenze".

Nuovo look per il Cinque Terre Express

“La Regione si attivi per bloccare gli aumenti ed aumentare le linee per le Cinque Terre. Bisogna evitare ricadute sul turismo e sugli spostamenti dei pendolari.” Così i consiglieri regionali Davide Natale, Partito Democratico e Roberto Centi, Lista Sansa, che oggi hanno presentato una interrogazione in consiglio regionale sul tema. Dal 1° gennaio, oltre alla diminuzione delle tratte ferroviarie dirette verso le Cinque Terre, vi è stato un aumento del 6% sul prezzo del biglietto, come già previsto dal Contratto di Servizio 2018-2022, suddiviso nel 5% sugli abbonamenti e 8% sui biglietti ordinari. Inoltre, la nuova Cinque Terre Card invernale ha subito un aumento del 13,8%, mentre il biglietto del Cinque Terre Express subirà, da marzo, un aumento del 25%. E poi un’ulteriore criticità è rappresentata dal fatto che i nuovi convogli offrono il 15% di posti in meno rispetto a quelli sostituiti e non possono essere impiegati nell’estremo Ponente in quanto incompatibili con la linea elettrica locale e devono essere usati in doppia composizione, facendo sì che di due treni ne risulti in servizio solo uno.”

Cinque Terre card

“Il turismo deve ripartire senza impedimenti, specialmente in questa fase critica post pandemia, e i treni per le Cinque Terre rappresentano una infrastruttura vitale che non può essere penalizzata- concludono Natale e Centi- non si possono far pagare ai turisti ed ai lavoratori pendolari le mancanze della Regione nei rapporti con le Ferrovie – aggiungono Natale e Centi. I rincari servono per mantenere in linea i costi per gli altri tratti dei collegamenti regionali, così ci ha risposto l’assessore Berrino. In altre parole con i ricavi delle Cinque Terre si coprono i costi delle tratte con meno utenze. Dirlo è un fatto di trasparenza, farlo è un affronto nei confronti delle comunità che subiscono le carenze dei necessari investimenti. Circa 22 milioni di euro di ricavi (dato 2018) in un anno a fronte di investimenti che non sono adeguati alla cifra. Chiediamo quindi al presidente Toti e all’Assessore Berrino di attivarsi da subito per bloccare gli aumenti”.

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