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Politica

Manfredini dice no a due nuove assunzioni nello staff del sindaco

L'esponente socialista presenta come primo firmatario una mozione per chiedere di rinunciare all'unità di supporto all’ufficio di staff e al dirigente a tempo determinato previsti dalla giunta.

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Pronti, via e l’ex candidato sindaco del centrosinistra, Paolo Manfredini, inizia la sua carriera all’opposizione andando subito a cercare di stoppare l’antagonista delle elezioni, il sindaco Pierluigi Peracchini. L’argomento è quello di nuove assunzioni interne allo staff e di un dirigente a tempo determinato e lo strumento è quello della mozione, depositata dall’esponente socialista come primo firmatario, affiancato dalla capogruppo Pd, Federica Pecunia, e dal rappresentante della lista Spezia bella, forte e unita, Luigi Liguori.

Manfredini parte rilevando che il 12 luglio corso la giunta comunale ha approvato una con la quale il sindaco si avvale di “collaboratori, per uffici posti alle sue dirette dipendenze, assunti con incarico a tempo determinato”. Da tale necessità è derivata la scelta di dotare lo staff del sindaco del capo di gabinetto, Alberto Giarelli (categoria D, posizione economica di accesso D3, fino al termine del mandato del sindaco), e della portavoce Silvia Ferrari (categoria D, posizione economica di accesso D1, fino al termine del mandato).
“Nella delibera inoltre – scrivono Manfredini, Pecunia e Liguori – si evince che tale scelta è in continuità con quanto messo in atto dalla precedente amministrazione, sia in termini di quantità di personale, sia in termini di Piano occupazionale”.

Diverso è il discorso che riguarda la delibera successiva, quella del 27 luglio, nella quale viene dichiarato che lo staff dovrà essere integrato da un’ulteriore unità che si occupi di
supporto al sindaco per funzioni di indirizzo e controllo attribuite dalla legge, cura dei rapporti con i diversi assessorati assistendo le attività del capo di gabinetto e raccolta di notizie e informazioni da condividere e coordinare con il portavoce. Inoltre si fa specifico riferimento a un ulteriore dirigente, una “figura professionale altamente qualificata che svolga funzioni di coordinamento e di raccordo tra l’apparato amministrativo e i vertici politici”.
“In definitiva – aggiungono i tre esponenti dell’opposizione – la seconda delibera esprime la necessità di provvedere ad altre due assunzioni a tempo determinato, la prima con un inquadramento retributivo pari alla tipologia C1, la seconda con un inquadramento retributivo pari ad un direttore di Dipartimento. Queste due figure non erano previste nell’organico della precedente amministrazione: lo staff era infatti composto da due unità e il ruolo di coordinamento e di raccordo tra l’apparato amministrativo e i vertici politici era svolto con profitto da personale interno all’amministrazione stessa. Vale infine la pena ricordare che negli ultimi dieci anni tutta la pubblica amministrazione, centrale e periferica, si è resa protagonista dell’esigenza di un’analisi rigorosa dei meccanismi che influiscono sull’andamento della spesa pubblica e sulla necessità di definire interventi e politiche mirate al contenimento e alla sua progressiva riqualificazione”.

Per questo nel suo dispositivo la mozione, che andrà in discussione prossimamente, chiede al consiglio comunale di impegnare il sindaco e la giunta “a ritirare le due delibere in oggetto e a riformularle nell’ottica della riqualificazione e contenimento della spesa, seguendo due principi ispiratori: utilizzare e valorizzare le risorse interne e stanziare a bilancio spese per lo staff del sindaco non superiori a quelle previste nella passata amministrazione.

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