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Politica

Immigrazione, il leghista Zanicotti: "Aiutiamoli al loro Paese. Lo dice anche don Cortese"

Fabrizio Zanicotti

“”Gli aiuti migliori e più concreti sono quelli di vera carità, ovvero bisogna andare sul posto e rendere la vita migliore a tutti coloro che non hanno da bere e da mangiare, e che vivono tra atroci sofferenze le conseguenze della guerra. Inutile continuare a portare gente in Italia. Non si fa il loro bene e soprattutto si creano scontri sociali. Ma ve l’immaginate una struttura nel convento piena di stranieri nella quale non sarebbero accettati gli italiani che hanno bisogno e che conosco benissimo per essere stato a loro disposizione? Ripeto, vergogna ed è scandaloso, ripeto scandaloso, che ci sia qualcuno che se ne approfitti per ingrassare le proprie entrate sulla pelle degli immigrati”. Pensavo che queste parole fossero state pronunciate dal solito populista/razzista della Lega Nord, ma mi sbagliavo: a pronunciarle è stato don Renzo Cortese dal pulpito della chiesa sarzanese di San Francesco, a seguito della notizia che il convento sta per essere venduto a privati che intendono farne un centro di accoglienza per immigrati”. Lo afferma Fabrizio Zanicotti, segretario provinciale della Lega Nord, intervenendo sul tema dell’accoglienza di profughi e immigrati.

“Il mio stupore iniziale – prosegue Zanicotti – tuttavia, è presto svanito nell’apprendere che don Renzo Cortese ha vissuto sulla sua pelle le indicibili sofferenze delle popolazioni slave, etiopi e salvadoregne essendo stato per lungo tempo missionario in quelle terre martoriate dalla fame e dalla guerra. Certi settori della cooperazione di matrice cattolica, prima di dichiararsi pro immigrati a 360 gradi, senza porre alcun limite sia numerico sia qualitativo agli individui che invadono il nostro paese e che pretendono un trattamento che non siamo più in grado di assicurare neppure ai nostri cittadini, dovrebbero, a mio avviso, ascoltare chi, come don Cortese, è a conoscenza dei problemi reali che affliggono le popolazioni indigenti per averli vissuti di persona e non sentiti stando comodamente seduti nei propri salotti”.

“Non si tratta, come giustamente ribadito da don Cortese, di una questione politica, ma di appellarsi al buon senso. Da solo il nostro Paese, per quanto ospitale e generoso, non può accogliere tutti indiscriminatamente. Se l’Europa continua a disinteressarsi della questione che per noi comincia ad essere gravida di pericolose conseguenze, dovremo provvedere con azioni decise ed efficaci, tese ad aiutare le popolazioni bisognose nei loro territori, a contenere drasticamente l’afflusso e a selezionare con rigore coloro che possono essere una reale risorsa per il nostro Paese. La Lega Nord – prosegue il segretario spezzino – la pensa così da sempre e rifiuta in assoluto l’etichetta di razzismo che i vari interessati, promotori della più vergognosa solidarietà pelosa, intendono affibbiarle. Vedo con piacere che, malgrado le forti resistenze, qualcosa sta cambiando anche nella roccaforte del buonismo a tutti i costi”.

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