LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Il progetto

Cinquanta prelievi a Manarola, dall’indagine dati storici ma anche informazioni utili sulla salute

Il prof. Tofanelli effettua un prelievo
Prelievi a Manarola

Ha preso il via lunedì scorso a Manarola, alla sede del Parco nazionale, la fase dei prelievi del progetto “Cinque Terre in cinquanta genomi”, il cui obiettivo principale è tracciare la storia demografica delle popolazioni dell’area cinqueterrina attraverso l’analisi del genoma, investigando sulle dinamiche di insediamento, le migrazioni storiche e le interazioni tra costa ed entroterra. Coinvolti nella fase dei prelievi cinquanta uomini selezionati dalle diverse località della zona; volontari rappresentanti delle famiglie storicamente radicate nell’area, scelti in base ai dati storico-demografici e alla presenza di cognomi tradizionali. Il prelievo di sangue, eseguito tramite un kit simile a quelli utilizzati per i test diabetici, è stato preceduto da una sessione divulgativa durante la quale il prof. Sergio Tofanelli (Università degli Studi di Pisa – Dipartimento di Biologia), coordinatore del progetto, ha illustrato approfonditamente gli obiettivi e le implicazioni del progetto, con spazio a questiti e curiosità dei presenti. Il professor  ha spiegato che questa ricerca riempirà anche importanti lacune storiche e archeologiche riguardanti il popolamento dell’area, contestualizzando il profilo demografico delle Cinque Terre a livello nazionale ed euro-mediterraneo. Oltre agli aspetti storici, il progetto mira a rivelare informazioni di tipo biomedico, identificando le malattie endemiche dell’area e le predisposizioni genetiche dei suoi abitanti. Gli individui coinvolti saranno informati sui rischi genetici relativi a specifiche patologie, al fine di indirizzare i trattamenti sanitari e prevenire tali malattie.

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha sostenuto attivamente questa iniziativa, che vede anche la preziosa collaborazione di Silviano Zaccone e Luciano Bonati del Consorzio il Cigno, riconoscendo l’importanza di contribuire alla ricerca e alla conoscenza delle radici storiche della comunità locale e alle dinamiche di adattamento alle condizioni ambientali. La presidente Donatella Bianchi ha sottolineato l’unicità e il valore di questa opportunità per la comunità delle Cinque Terre e per l’area protetta. “Il progetto rappresenta una significativa collaborazione tra la ricerca scientifica accademica e il patrimonio storico-culturale del territorio – osserva il Parco -, promuovendo una migliore comprensione delle sue origini e della sua evoluzione nel contesto più ampio della storia umana. Grazie a tutti i volontari che hanno aderito con entuasiamo all’iniziativa”.

Più informazioni
leggi anche
Anfiteatro di Manarola. Terrazzamenti, viticoltura, vite, Cinque Terre.
Incontro illustrativo a manarola
Indagine genetica Cinque Terre, ci siamo: il 6 maggio i prelievi di sangue
99 escursioni
Dal mare all'entroterra
Cinque Terre, Val di Vara, Montemarcello: finiscono in un libro 99 escursioni lungo la costa e nell’entroterra spezzino
Val di Vara
L'aneddoto di fabio genovesi
Le avventure di Zagor in un’Amazzonia sognata sul fiume Vara
Fabrizia Pecunia sindaco di Riomaggiore
Idea libro collettivo per riapertura via dell'amore
Pecunia: “Non possiamo più permetterci di subire indiscriminatamente gli arrivi a Manarola e Riomaggiore”