“Su dieci partite, devono essere otto quelle che gioca bene. Non una sola e le altre nella media”. Rischia di essere un’altra stagione né carne né pesce per David Strelec, attaccante aquilotto in prestito allo Slovan Bratislava, che rimane tuttavia in corsa per un posto in nazionale ai prossimi campionato europei. Il 23enne ha numeri ancora una volta interessanti in patria – 25 presenze, 10 reti e 10 assist in campionato -, ma scavando oltre la superficie si trovano presto osservazioni non così entusiastiche per un calciatore così prolifico.
Sport.sk, nel fare un punto sui possibili protagonisti della prossima kermesse continentale, si concentra su Strelec sottolineando le parole del suo tecnico Wladimir Weiss: “Deve trasformare le sue doti naturali in calcio moderno. Deve imparare maggiore disciplina. Strelo, se non fosse Strelo, avrebbe già raggiunto traguardi maggiori anche alla sua giovane età”.
Lo Slovan Bratislava, che ha pagato 300mila euro il prestito, può riscattare il calciatore in estate per una cifra di 1.2 milioni, più 500mila euro di bonus e percentuale sulla prossima rivendita. Allo Spezia era costato 1.8 milioni subito che sono diventati poco meno di 2.3 milioni con i bonus, senza che Strelec facesse breccia né con Motta, né con Gotti e neanche con Filippo Inzaghi alla Reggina dopotutto. Ogni soluzione rimane possibile per adesso, tanto più che il rischio di avere il mercato in entrata bloccato dovrebbe essere alle spalle per il club della capitale.
“Dovrò parlare con lui. Ama il calcio, ma deve lavorare più duramente se vuole rimanere”, ha detto Weiss qualche tempo fa. Gli occhi dello Spezia sono anche puntati su Napoli, dove opera da traghettatore il tecnico italiano Francesco Calzona che tra poco tornerà a fare il ct della Slovacchia a tempo pieno. La convocazione, o meno, di Strelec inciderà sicuramente sul futuro almeno quanto l’eventuale retrocessione degli aquilotti in serie C.