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Tempi dei cuori che s’infiammano. Paolo Luporini racconta: “Eravamo ragazzi che pensavano davvero di cambiare il mondo”

Parla il curatore del progetto editoriale suddiviso in due volumi: "All'epoca era un fotografo dilettante. La lotta era quotidiana e si combatteva vendendo quotidiani porta a porta, scendendo in piazza, manifestando. Alle nuove generazioni non siamo riusciti a passare il messaggio". Il ricavato sarà devoluto all’associazione Emergency Ong, attiva con i suoi ospedali nei paesi in guerra.

Festa danzante anni '70 in Piazza Brin

Intorno a foto degli anni Settanta un collettivo di trentotto testimoni ha scritto e raccolto la loro partecipazione a quegli anni contraddistinti da manifestazioni e lotte proletarie. Le testimonianze sono state racchiuse in due volumi dal titolo “Tempi dei cuori che s’infiammano”. Ai taccuini di Città della Spezia ha parlato Paolo Luporini, curatore del progetto: “A quei tempi ero un fotografo dilettante. Ricordo che il 17 giugno del 1976 alla Spezia si fece una grande festa popolare in cui si celebrava la votazione per le politiche. C’era ottimismo, i giovani erano partecipi alla politica e la sinistra premeva per arrivare al compromesso storico. Quel giorno si allestirono i Mercatini rossi in Piazza Brin, fu un vero atto politico: si acquistarono derrate di carne in Piemonte e si vendettero a metà prezzo. Il tutto pubblicizzato con un altoparlante allestito su di una macchina. Andammo a processo non per le norme sanitarie che, al contrario, furono tutte rispettate, ma perché non avevamo la licenza di vendita. Inutile dire che la carne fu venduta tutta e che la popolazione gioì per l’iniziativa. Ecco, nel libro si trovano anche le immagini di quella giornata. Tutte le foto che feci in quegli anni di lotte le ho interamente donate alla Mediateca Regionale Sergio Fregoso”.
Paolo continua raccontando come i due volumi vogliano essere un monito per le nuove generazioni, per trasmettere la continuità con la Resistenza e con quelle lotte per la libertà e la giustizia che sono più che mai attuali: “Si tratta di una testimonianza, di storie personali, di racconti. Eravamo ragazzi che pensavano davvero di cambiare il mondo. La lotta era quotidiana e si combatteva vendendo quotidiani porta a porta, scendendo in piazza, manifestando. Alle nuove generazioni non siamo riusciti a passare il messaggio, ci hanno schiacciati e le politiche di destra negli anni ‘80 hanno preso il sopravvento a livello internazionale. Anche i sindacati mancano, oramai sono un organo di controllo. Ma devo dire che ci sono molte manifestazioni, i giovani sono tornati a scendere in piazza e questo è un segnale positivo. Anche se molte di queste notizie sono teleguidate e censurate si stanno muovendo in tanti. La speranza di un mondo migliore deve sempre albergare nell’uomo, questi libri vogliono accrescere quella speranza”.

I due volumi sono acquistabili online e saranno reperibili presso la biblioteca Ubaldo Mazzini della Spezia. Il ricavato sarà devoluto all’associazione Emergency Ong, attiva con i suoi ospedali nei paesi in guerra.

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