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Dalla maggioranza: "vergogna"

Sansa distribuisce in Consiglio le intercettazioni tra Toti e l’ex ad di Autostrade per l’Italia

Ferruccio Sansa

Copie delle intercettazioni telefoniche tra il presidente della Regione, Giovanni Toti, e l’allora ad di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, distribuite sui banchi del Consiglio regionale dal consigliere Ferruccio Sansa. L’esponente dell’opposizione, ricevuta la parola nell’ambito della discussione della proposta di legge “Norme regionali per prevenire e contrastare comportamenti discriminatori e attuare il principio della parità di trattamento”, presentata dal gruppo Pd-Art.1, prima di intervenire, ha appunto raggiunto i banchi dei colleghi d’aula per distribuire i fogli con le intercettazioni della Guardia di finanza. Il presidente dell’Assemblea regionale Gianmarco Medusei ha censurato l’iniziativa: “Ha distribuito il materiale senza il consenso dell’Ufficio di presidenza. E questa è un aula politica, non un tribunale, ci sono organi competenti, ognuno fa il proprio mestiere”, ha detto, invitando Sansa a intervenire sulla proposta di legge. “Intervengo seguendo un determinato filo logico, lei non può entrare su come argomento”, ha affermato Sansa, il quale, alle botte di “vergogna” arrivate dai banchi della maggioranza, ha risposto che “la vergogna non è che io distribuisca queste carte ma che il presidente Toti flirtasse con il manager dei Benetton”. Per il consigliere “questa maggioranza non difende i deboli e i fragili. Una plateale dimostrazione arriva proprio dalle intercettazioni tra Toti e Castellucci, da cui emerge in maniera inequivocabile che chi dovrebbe rappresentare i liguri rappresenta invece Benetton e autostrade”.

L’intervento è stato quindi interrotto da Medusei che, menzionando l’articolo 56 del regolamento consiliare, ha ricordato che può togliere la parola qualora un consigliere seguiti nel discostarsi dall’argomento della discussione, discostamento che invece per Sansa non sussisteva, ritenendo l’ex cronista funzionale al proprio ragionamento l’elemento delle intercettazioni. A questo punto, con un’aria fattasi ormai frizzantina, Medusei ha sospeso la seduta, ripresa tuttavia pochi minuti dopo. Il presidente, registrato che il tempo a disposizione di Sansa era finito, anche per via del dibattito innescatosi, ha dato al consigliere un minuto e mezzo per chiudere: “Prosegua sull’argomento, altre questioni sono competenza di altri organi”, ha ammonito l’esponente politico spezzino. “Mi consola vedere che il solo accostamento di Toti a Castellucci provochi il terrore della maggioranza. C’è bisogno di una legge a tutela dei deboli, a maggior ragione in una regione il cui il presidente, parlando con il numero uno di Autostrade, si facci ambasciatore dei Benetton a Roma, dica che andrà lui a parlare con Salvini e Giorgietti…”, ha ripreso e concluso Sansa, anche qui punto da qualche “vergogna” arrivato dalla maggioranza e da un ulteriore rilievo di Medusei sull’attinenza al tema. Finito l’intervento, il dibattito sulla Pdl (che va verso la bocciatura) è ripreso, senza strascichi legati all’iniziativa di Sansa.

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