“Chiediamo cortesemente di intervenire e stabilire la costruzione della rotazione definitiva, ponendo fine a una situazione di insicurezza e trascuratezza. La viabilità di una via di traffico intenso come la Via Cisa non può essere regolata da ‘birilloni’ giganti in plastica e da una segnaletica orizzontale fatiscente. Restiamo in attesa di un vostro cortese e sollecito riscontro”. Lo scrivono in una lettera inviata da Santo Stefano Magra al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad Anas i consiglieri comunali Aleonora Aiesi, Emanuele Cucchi e Silvio Ratti, del gruppo di opposizione ‘Uniti per cambiare’, con Aiesi e Ratti, esponenti lega, che dunque si rivolgono anche al loro leader nazionale Matteo Salvini, titolare del Mit.
“Da oltre quattro anni è stata installata una rotatoria provvisoria all’ingresso del centro abitato di Santo Stefano, lungo la via Cisa – scrivono i tre consiglieri -. La Via Cisa è molto trafficata in quanto collega la Toscana alla Liguria e conduce al porto della Spezia. Tale rotatoria è assolutamente necessaria al fine di consentire l’immissione in sicurezza nel traffico della Cisa da parte di coloro che provengono da Via Nenni e da Via 27 gennaio. Nell’attesa che venisse costruita la rotatoria definitiva sono state poste delle barriere stradali esperte traffico in plastica che ancora oggi costituiscono la rotatoria. Ebbene tale rotatoria e ad oggi, a distanza di quattro anni se non di più, è ancora provvisoria, con l’aggravante di una segnaletica a terra ormai scomparsa”. Nella missiva si segnala altresì che a fine 2021 il gruppo aveva presentato appunto un’interrogazione sulla rotatoria (“a cui è stata data risposta che la competenza spetta e spettava ad Anas”, osservano), allegata alla lettera assieme a materiale fotografico.