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Alle 21.15 al dialma

“L’ultimo nastro di Krapp”, questa sera il Beckett di Cauteruccio per la prima volta a Fuori Luogo

L’ultimo nastro di Krapp (ph. Maurizio Buscarino)

Uno spettacolo raffinato e struggente per salutare questo 2022 targato Fuori Luogo. Questa sera, venerdì 9 dicembrev Teatro Studio Krypton presenta per la prima volta alla Spezia il folgorante “L’ultimo nastro di Krapp” di Samuel Beckett, nella traduzione di Carlo Fruttero, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, tra i registi più innovativi nell’area della seconda avanguardia teatrale italiana. Con questo lavoro Cauteruccio torna a Beckett, il suo autore più amato, esplorando il testo omonimo del 1958. L’anziano Krapp, uno dei personaggi simbolo della drammaturgia del secolo scorso, rintanato nel buio della sua stanza in compagnia di un magnetofono con cui registra e riascolta la sua voce, compie un viaggio nel suo passato. Ma quel viaggio, catalogato con cura su nastri registrati a ciascun compleanno al fine di recuperare il sé stesso giovane, è comunque destinato a fallire. Alla fine il vecchio scrittore rinuncia a registrare, adeguandosi alla disfatta: la voce diventa silenzio, il movimento si raggela in immobilità. Lo spettacolo è programmato per venerdì 9 dicembre alle 21.15 al Dialma – Cantiere Creativo Urbano.

L’ultimo nastro di Krapp (ph. Maurizio Buscarino)

Con Krapp Beckett ci offre uno dei suoi personaggi tipo, e una situazione a lui consueta e in quel dolente intreccio che il testo propone fra la memoria di un passato affidata ad un magnetofono e lo spaesamento dell’uomo che si ascolta senza riconoscersi, c’è tutta la dolente, amara e beffarda ironia di un Giancarlo Cauteruccio in stato di grazia, un personaggio triste e ridanciano insieme, ironico e autoironico, con venature patetiche, sentimentali, struggenti. E insieme rappresenta la situazione di scacco, di disfatta alla quale il personaggio si adegua consapevole: un personaggio che man mano si svincola da gesti, azioni insensate dettate solo dall’abitudine. Ma nel quadro paradossale che Beckett riesce sempre a creare, la disfatta potrebbe anche rivelarsi come la rivincita del personaggio liberato dall’abitudine e dalla memoria volontaria, a favore forse della memoria involontaria, l’”illuminazione” di marca proustiana, l’unica che Beckett aveva definito degna di essere sperimentata. Lo scacco del personaggio è anche lo scacco e il fallimento al quale l’artista deve sottostare, come Beckett aveva teorizzato tanto tempo prima: l’arte è fallimento e l’unica possibilità per l’arte è la rappresentazione del fallimento.

Info e biglietteria
Il Dialma – via Monteverdi, 113 – La Spezia – 3332489192 (anche via whatsapp)
lun- ven dalle 16 alle 19

Teatro Impavidi – Sarzana – 3464026006 (Anche via whatsapp)
lun – sab dalle 9.30 alle 13 e giovedì anche pomeriggio dalle 16 alle 19
fuoriluogo@associazionescarti.com

Biglietti Singoli (spettacoli al Dialma)
Intero – 13 euro – Ridotto under30 – 10 – Convenzionati Scarti – 8 – Studenti under19 – 5 euro

Più informazioni
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